martedì 25 agosto 2020

Le Storie di Leo - La Cosa 2

 

Leo e il suo amico Marco si incontrano in un fast food per trascorrere insieme il sabato pomeriggio dopo una settimana densa di impegni scolastici.

"Bleah !...e tu mi avresti portato in questo locale per mangiare un hamburger in scatola ?" domanda Leo. 

"Ma Leo, non sei mai aperto alle novità !!! E' come con i Fantastici Quattro, sei rimasto legato a Cosa1 e non accetti Cosa2 !!!" risponde Marco.

"Questo hamburger sa di latta, come la sua confezione !!!" ribatte Leo.

"E invece sono sempre gli stessi ingredienti" risponde Marco  "solo che adesso vengono verificati da un computer, non c'è più margine di errore. E' come Cosa2, i suoi poteri sono verificati dal computer, non è un mostro grottesco come Cosa1"


Marco continua la sua dissertazione:

"Il nuovo numero dei Fantastici Quattro costituisce una svolta epocale rispetto ai precedenti.
Cosa2 è un gigante superpotente ed ipertecnologico che è stato appositamente generato e potenziato da un fascio di raggi cosmici controllati da Reed Richards, non è come Cosa1, che è diventato un mostro per puro caso.

Infatti Cosa1 è sempre stato un infelice,
lui avrebbe voluto una vita normale e non ha mai accettato la sua condizione,
per questo si è sempre ribellato a Reed Richards.
Al contrario Cosa2 è orgoglioso di essere un mostro e di combattere per il genere umano!"

Leo è piuttosto perplesso:

"Sarà...forse è più moderno, però questo tizio, così perfetto e orgoglioso di essere un mostro, mi sembra poco simpatico e poco umano"


"OLA', Ben Grimm !!! Eri così prima di diventare una Cosa ??? Non eri molto meglio, fattelo dire !!!"

La Torcia Umana si diverte a prendere in giro Cosa1, come ha sempre fatto per anni del resto, tanto più che Reed Richards, dopo numerosi tentativi, era riuscito a creare una pozione per farlo tornare un uomo normale.

Ma in realtà Ben Grimm non ha bevuto la pozione, perchè un tarlo si è insinuato nella sua mente: l'idea che Reed Richards abbia deciso di sostituirlo nei Fantastici Quattro con un altro super essere.

"Bevitela tu la pozione, cretino !!!" risponde Ben Grimm alla Torcia "...magari ti fa crescere il cervello !!!"

Reed Richards prova a giustificarsi:

"ascolta, Ben !!! Cosa2 è come il Grande Mazinga !!! E' felice di essere un mostro !!! Le sfide che ci attendono richiedono una forte motivazione !!!"

D'un tratto una seconda scossa di terremoto scuote il Baxter Building.
Reed Richards è riuscito a localizzarne la provenienza a duemila kilometri sotto la crosta terreste, nel mantello.

L'origine di queste scosse non è naturale, ma risale ad una struttura artificiale.
Forse è un nemico dei Fantastici Quattro, che potrebbe distruggere tutto il Nord America.

Non c'è più tempo da perdere.


Cosa1 è poco interessato ai proclami di Reed Richards,
e decide di recarsi da Cosa2 per fargliela pagare.

"EHY Mazinga !!! Sei lento...non hai esperienza sul campo...
eri già abbastanza scorticato prima che ti mettessi le mani addosso,
e adesso finirò il lavoro !!!" intima Ben Grimm,
mentre inizia a colpire Cosa2 con una serie micidiale di pugni


"Sparisci idiota !!! Non ostacolare Cosa 2 !!!"

Tetsuo Muroki, alias "Cosa 2", cerca di liberarsi il prima possibile di Cosa1 per adempiere alla sua missione.

"Credi di essere tanto forte perchè hai una pelle di pietra" dice Tetsuo
"ma io non ho bisogno di nessuna pelle per proteggermi, queste sono le mie vene, le mie ossa, i miei muscoli !!!"

Da quando la sua fidanzata è rimasta carbonizzata, Tetsuo ha deciso di diventare Cosa2 per vendicarla e sconfiggere il male. Nessuno può fermarlo !


"Missili perforanti...ho sempre sognato di avere missili perforanti !!!
Grazie e addio, Reed Richards !!! Non ci rivedremo più !!!"

Tetsuo, commosso, indossa i missili perforanti appositamente costruiti da Reed Richards, dopodichè sfida il buio, la claustrofobia, il calore e la roccia per penetrare la crosta terrestre fino a raggiungere il mantello, a 2000 kilometri nel sottosuolo.

Il suo cervello è come un computer, diretto verso le coordinate fornite da Reed Richards, e in breve localizza la base artificiale che generava i terremoti,
per distruggerla e morire salvando il genere umano.

Il Dottor Destino non si aspettava che qualcuno potesse raggiungerlo proprio lì !!!


In un'ala residenziale del Baxter Building, il grattacielo dei Fantastici Quattro,
troviamo Alicia Masters, la fidanzata cieca di Cosa1, che si prende cura di Ofelia, la fidanzata di Cosa2, completamente carbonizzata e paralitica.

"Ofelia, sento che è successo qualcosa di terribile, Tetsuo è morto !" dice Alicia.

"Ma io sono felice per lui, Alicia. Si è sacrificato per salvare il genere umano"
risponde Ofelia.


"Insomma Leo, questa è la storia di Cosa2, che te ne pare ???" chiosa Marco.

"Sai come la penso" risponde Leo.
"Questo cavaliere senza macchia e senza peccato non mi convince, è troppo perfetto !!!
Cosa1, con la sua insolenza ed il suo umorismo, era molto più simpatico ed umano di lui !!!"

"Simpatico ???" esclama Marco "...e secondo te è un parametro di giudizio ???"

Leo ribatte:
"se Cosa2 fosse stato un successo, la Marvel non avrebbe deciso di farlo morire in un solo episodio !!!"

"Ma questa è una strategia precisa della Marvel" risponde Marco.
"Quell'unico numero dei Fantastici Quattro con Cosa2 diventerà un cimelio...un pezzo da collezione !!!"

"Secondo me invece Cosa2 se lo dimenticheranno tutti" conclude Leo.
"La Cosa è uno solo: Ben Grimm !!! Però forse sarebbe stato bello se i due fossero diventati amici, e avessero combattuto insieme, fianco a fianco. 
Forse, avevano molto in comune"

FINE

Storia e disegni di Leo001
I Fantastici Quattro, La Cosa, Alicia Masters e il dottor Destino sono creazioni di Stan Lee e Jack Kirby, di proprietà della Marvel.
Leo, Marco, Ofelia e Cosa2 sono creazioni di Leo001.

Il misterioso concetto di causa

 

Il concetto di "causa" è uno dei più dibattuti in ambito filosofico e scientifico.
Questo perchè tutti noi cerchiamo sempre un motivo, una "causa", una spiegazione che giustifichi quello che accade intorno a noi.

Addirittura, cerchiamo sempre un motivo che giustifichi anche solo l'esistenza di ciò che ci circonda, prima ancora di giustificarne il comportamento.

Nella vita quotidiana ne abbiamo infiniti esempi:
- se cade una mela, troviamo la causa nella forza di gravità.
- se veniamo bocciati a scuola, troviamo la causa nel non aver studiato.
- se ci rompiamo un braccio, troviamo la causa in una caduta.

Addirittura, in ambito religioso, si dice che la causa del dolore sia il peccato originale.

Ma esiste veramente una causa per tutte le cose che si verificano ??? Non si tratta forse di un'illusione mentale ???

Molti filosofi sostengono infatti che la causa sia un argomento viziato.
Quando due eventi A e B si verificano insieme, noi cerchiamo sempre una relazione causale tra A e B, anche se l'unico elemento oggettivo è la simultaneità di A e B nello spaziotempo, e non la presunta causalità.

Personalmente, sono giunto alla conclusione che la ricerca di una "causa" sia semplicemente un'operazione che il nostro cervello è in grado di compiere.

Nello specifico, si tratta di un'operazione simile al LOGARITMO.

Può sembrare assurdo dire che la "causa" è un'operazione simile al logaritmo,
ma questo processo verrà spiegato passo dopo passo proprio qui di seguito.

Iniziamo col dire che l'operazione principale che il nostro cervello è in grado di compiere nel flusso del tempo è l'operazione di "evoluzione". Questa operazione ci consente di riconoscere i fenomeni che si verificano nello spazio e nel tempo.

Esempi dell'operazione di evoluzione:

- un bambino che è cresciuto ed è diventato adulto
- un primate che si è evoluto ed è diventato umano
- un camion che si è messo in moto e ha raggiunto la sua destinazione
- un semaforo che ha cambiato colore ed è diventato verde

L'operazione di evoluzione consente al nostro cervello di interpretare i cambiamenti nel mondo che ci circonda.

Di seguito una rappresentazione grafica che sintetizza l'operazione di "evoluzione", rappresentandola come una freccia, un vettore con due estremi ed una descrizione che lo caratterizza.


L'operazione di "evoluzione", proprio come l'operazione matematica di elevamento a potenza, ha due operazioni inverse.

Se nell'elevamento a potenza le due operazioni inverse sono la radice e il logaritmo, nell'evoluzione sono il precedente e la causa.

Ad esempio, se un primate si è evoluto per diventare umano, possiamo formulare due operazioni inverse, e dire che:
- l'umano, prima di evolversi, era un primate (operazione di "precedenza")
- la causa dell'umano, in quanto prima era un primate, è la sua evoluzione (operazione di "causa")

Se un bambino è cresciuto ed è diventato adulto, possiamo formulare due operazioni inverse, e dire che:
- l'adulto, prima di crescere, era un bambino (operazione di precedenza)
- la causa dell'adulto, in quanto prima era un bambino, è la sua crescita (operazione di "causa")

Senza andare oltre, sarà divertente per ciascuno di voi pensare infinite operazioni di evoluzione, e trovare per ognuna di esse le due operazioni inverse di "precedente" e "causa".

Nello specifico abbiamo quanto segue:
- l'evoluzione è simile all'elevamento a potenza
- il precedente è simile all'operazione inversa di radice
- la causa è simile all'operazione inversa di logaritmo

La prossima immagine spiega e sintetizza quanto finora esposto:


Il contenuto di questo post è un piccolo estratto della "Filosofia dell'Attribuzione",
una teoria di mia invenzione che riconduce i giudizi formulati da una mente umana a regole scientifiche e matematiche.

Si tratta di un argomento molto interessante da un punto di vista metafisico,
che può avere sviluppi nell'ambito dell'intelligenza artificiale.

Se siete interessati alla Filosofia dell'Attribuzione, viene introdotta in questo blog
nei post progressivi "SAXX", in attesa della redazione e pubblicazione del libro.

lunedì 24 agosto 2020

Scienza - Il mistero dei muscoli addominali

Amici, avrete senz'altro notato che il genere umano si distingue dalle altre specie viventi per una serie di caratteristiche, come l'intelligenza, la grandezza della scatola cranica, la posizione eretta, e via dicendo.

A mio avviso però, l'umanità si distingue dalle altre specie viventi anche per quanto riguarda la struttura dei muscoli addominali, che nella nostra specie sembrano più sviluppati, tanto da sembrare una vera e propria tartaruga.

Se in casa tenete un animale domestico, come un cane o un gatto, potete provare a rovesciarlo, e a metterlo a pancia all'aria.
In questo modo potete constatare che questi animali non hanno i muscoli addominali sviluppati come i nostri, in pratica non hanno la tartaruga.

La cosa più strana, è che perfino i primati, cioè le scimmie simili a noi, come gorilla, oranghi e scimpanzè, risultano privi di una muscolatura addominale come la nostra, per cui questa sembra una caratteristica esclusiva del genere umano.

Innanzitutto bisogna capire a cosa servono i muscoli addominali.
Questi muscoli, quando siamo sospesi, ci consentono di sollevare le gambe ed avvicinarle al torace. E' vero che possono essere utilizzati per sollevare le gambe quando siamo sdraiati, però in quest'ultimo caso si possono utilizzare anche altri muscoli, come quelli delle cosce.
Evidentemente, per qualche motivo misterioso, nel corso della sua evoluzione, il genere umano ha avuto la necessità di sollevare le gambe ed avvicinarle al torace.

Tutti gli scienziati sono concordi nel dire che l'umanità ha raggiunto la posizione eretta centinaia di migliaia di anni fa, quando in Africa sono scomparse le foreste, obbligando gli ominidi a scendere dai rami degli alberi per spostarsi sulle gambe.
Ora, secondo la mia ipotesi, durante la fase intermedia di progressivo disboscamento e diradamento della flora australe, gli ominidi non riuscivano più a raggiungere i rami degli alberi con l'apertura della braccia.
Di conseguenza, per raggiungere i rami sempre più distanti, si sono adattati a sollevare le gambe torcendo i muscoli addominali, nel tentativo di raggiungere gli altri rami flettendo tutto il corpo.

Questo concetto verrà spiegato più chiaramente nel prossimo disegno:




Nella "Figura A" in alto, vediamo una coppia di ominidi che vivono sospesi sugli alberi.

Questi ominidi hanno i muscoli delle braccia incredibilmente sviluppati, per sostenere il peso del corpo, mentre le gambe sono atrofizzate, ed i muscoli addominali sono assenti.

Nella "Figura B" centrale, vediamo diradarsi la foresta africana, per cui ci sono meno alberi. Per raggiungere i rami più vicini, la coppia di ominidi deve sollevare il torso, facendo lavorare incredibilmente i muscoli addominali.

Nella "Figura C" finale, vediamo che ormai le foreste sono scomparse ed è sopraggiunta la savana.

Non ci sono più alberi, quindi gli ominidi sono costretti a scendere e ad assumere la posizione eretta.

Però i muscoli addominali sono rimasti, anche se adesso sono inutili, perchè sono un retaggio dell'antica Fase B.

Il mistero delle 5 dita

Perchè le nostre mani hanno cinque dita ? Ve lo siete mai chiesto ?
Perchè proprio cinque ???
Il mistero si infittisce ancora di più, se si pensa che il nostro corpo è basato sulla simmetria.
Abbiamo due braccia, due gambe, due occhi, due orecchie, e il nostro cervello ha due emisferi.
Siamo simmetrici rispetto ad un asse centrale, 
e la parità sembra essere l'ordine naturale del nostro organismo.
Quindi il fatto di avere cinque dita, cioè un numero dispari, invece che quattro, è alquanto strano.

In realtà, secondo la mia ipotesi, le cinque dita si sono evolute proprio in base
a questa esigenza originaria di simmetria.
Inizialmente, centinaia di milioni di anni fa, avevamo un unico prolungamento,
che oggi costituisce il dito medio centrale, intorno al quale, dopo milioni di anni di evoluzione, sarebbero cresciute dapprima due appendici laterali perfettamente simmetriche, per un totale di tre dita, e poi, successivamente, si sarebbero aggiunte altre due appendici, per un totale di cinque dita, mantenendo sempre costante la simmetria rispetto al dito medio e all'asse centrale della mano.

Poi dopo altri milioni di anni queste cinque dita avrebbero subito un'ulteriore differenziazione, e le prime due, nel genere umano, sarebbero diventate opponibili, cioè il pollice e l'indice, quindi su di esse si sarebbero innervate e concentrate le maggiori terminazioni e sinapsi per consentire alla nostra intelligenza un maggiore controllo del nostro corpo e dell'ambiente circostante.

La mano quindi avrebbe subito un'evoluzione perfettamente simmetrica rispetto al dito medio centrale, che poi è andata persa per via della maggiore specializzazione del pollice e dell'indice.
Il concetto verrà illustrato meglio nel prossimo disegno:



In figura (a) vediamo un arto primitivo risalente a centinaia di milioni di anni fa, che consisteva in un unico prolungamento indifferenziato, come è ancora oggi quello di molti insetti e artropodi.
In figura (b) vediamo un'evoluzione simmetrica rispetto all'asse centrale del dito medio, con la comparsa di due prolungamenti laterali, per un totale di tre dita.
In figura (c) vediamo un'ulteriore evoluzione simmetrica con altri due prolungamenti, fino a raggiungere il totale delle cinque dita che caratterizza rettili, dinosauri, mammiferi, esseri umani, e tutte le forme più evolute di esseri viventi.
Per tutte e tre le figure (a), (b) e (c) è stata raffigurata la simmetria rispetto all'asse centrale 's' evidenziato con una linea gialla.