domenica 26 agosto 2018

Le Storie di Leo - L'Armatura



Dove ha trovato Leo la sua armatura ?!

Impossibile dirlo con precisione.
Probabilmente quell'armatura è uno dei tanti rifiuti abbandonati sul prato adiacente il cortile del palazzo.
Però gli calza perfettamente, sembra costruita apposta per lui.

Con quell'armatura è invincibile.
Persino il PROTOSAURUS...il suo immaginario nemico di sempre...
soccombe di fronte alla sua morsa d'acciaio.
Ma adesso è ora di tornare a casa,
da lontano sente che sua madre lo sta chiamando.





La madre glielo dice chiaramente:
"domattina devi partire per andare al campo scuola !!!
Quindi prepara la borsa e poi togliti quella cosa ridicola !!!"

In realtà Leo non è ancora pronto per questo !
Con quell'armatura può affrontare tutto, ma non questo !
Come può sopravvivere tre giorni lontano da casa...senza sua madre... e con gli amici che lo prendono in giro ?!




Inutile dire che il giorno dopo Leo decide di portare con sè la sua armatura... e che per tutto il tragitto in pullman i suoi compagni di classe lo prendono per i fondelli !!!

"HEY, PENNACCHIO !!! L'HAI SPOLVERATO BENE IL SEDILE ???"

Le prese in giro si susseguono una dopo l'altra,
finchè diventa lo zimbello della scuola !!!

Daltronde i suoi compagni di classe sono tutti molto più maturi e sviluppati di lui: Matteo ha già la ragazza, Luca suona in un gruppo rock, Luana è pluri-ripetente...

Loro non hanno bisogno di quel ridicolo retaggio medioevale, per farsi valere !!!




Una volta arrivati a destinazione,
nessuno vuole stare nella tenda con lui.

Leo adagia la borsa ed estrae lentamente i suoi effetti personali.
Ha tutto lo spazio a disposizione per disporli come meglio crede.
Uno spazio vuoto e gelido, come il metallo della sua armatura.

Il tempo trascorre sommessamente,
finchè l'ultimo giorno di vacanza è scosso da grida e schiamazzi che lo distolgono dai suoi pensieri.

Cosa sta succedendo lì fuori ???




Leo si affaccia alla tenda, e si accorge che un terribile MOSTRO sta inseguendo i suoi compagni !!!

E' WEIRD-Brood, il fauno dei boschi !!!

Tutti fuggono spaventati. Persino Luca, il più duro e coraggioso, cerca riparo in preda al panico !!!



Luana, atterrita, riesce ad arrampicarsi in cima ad un albero !!!

Leo capisce che deve intervenire !!!
Con la sua armatura di acciaio può sconfiggere Weird-Brood !!!

Ma quando si fa avanti...pronto ad affrontare il mostro...
si rende conto di una terribile verità !!!

PRIMA DI PARTIRE HA DIMENTICATO DI METTERCI L'OLIO,
E QUINDI L'ARMATURA SI BLOCCA !!!

Dopo un pò le giunture si irrigidiscono e Leo diventa una statua immobile !!!



Alla fine il mostro si stanca e se ne va,
anche perchè l'acciaio dell'armatura non può essere danneggiato,
e nel frattempo tutti i bambini si sono nascosti.

Dopo un pò viene la professoressa per fare l'appello,
in quanto è ora di risalire sul pullman per tornare a casa.

Luana però non sa più come scendere dall'albero,
e ha paura di essere lasciata lì !!!

A quel punto Leo capisce che per aiutarla
deve necessariamente uscire dal suo inutile involucro.

Pian piano se ne libera e si protende verso di lei.



Leo stringe forte la mano di Luana,
e si rende conto che lei adesso lo ammira molto di più.

Non c'è più bisogno di un'armatura...si sente più forte senza !!!

Ormai Leo ha capito che nella vita non è necessaria nessuna armatura per sembrare più potenti e invincibili di come si è,
perchè è molto meglio essere sempre sè stessi.

Forse, nel viaggio di ritorno,
Luana si siederà vicino a lui, e prima di addormentarsi ascolterà un pò le sue strane storie.

Da lontano, attraverso i finestrini del pullman,
i ragazzi notano che anche l'armatura e Weird-Brood si stringono la mano, due mostri ridicoli che appartengono al passato, e sui quali si chiude ben presto il sipario.

FINE

Storia e disegni di Leo001

domenica 19 agosto 2018

Le Storie di Leo - Il mondo è cambiato



Un pomeriggio, dopo la scuola, tornando a casa,

Leo e Marco hanno una strana sensazione:

è come se il mondo fosse cambiato, e non fosse più quello di prima.

Il sole, le nuvole, le montagne...tutto c'è ancora, ma sembra diverso.
I contorni sono più vividi, netti, e al tempo stesso meno reali.

"Guarda che meraviglia questo paesaggio !!!" dice Leo.

"Forse questo paesaggio c'era anche prima" risponde Marco
"ma non ci eravamo mai soffermati ad ammirarlo"




"Un cinema !!!" esclama Leo
"Ti eri mai accorto che qui c'era un cinema ???"

"Forse prima non ci avevamo mai fatto caso, perchè eravamo troppo piccoli per andarci da soli, ma sicuramente c'è sempre stato" risponde Marco.

Leo è decisamente meravigliato dalle novità che lo circondano, mentre Marco si mantiene più scettico e razionale.

Leo crede che sia cambiato tutto, mentre Marco è convinto che non sia cambiato nulla.

"E quel bar, con tutte quelle ragazze, di sicuro prima non c'era !!!" prosegue Leo.

Marco ci pensa un pò e dopo risponde:

"Prima le ragazze non ci interessavano, ci sembravano noiose, invece adesso ci piacciono e ci fermiamo a guardarle,
questa è la differenza ! Sicuramente quel bar c'era già prima, anche se non lo avevamo mai notato !"




Questa sensazione di estraniamento prosegue in Leo, che dopo un pò esclama: "UN' ASTRONAVE !!! Marco, questo non è lo stesso mondo di prima !!! Non può esserci un'astronave !!!"
D'un tratto si apre un portello laterale, ed un uomo coperto da una tuta spaziale ne esce barcollando.




"Amici venusiani, sono Ronald, l'astronauta !
Sono venuto dal pianeta Terra per cercare aiuto contro il malvagio Teschio d'Amianto !"

Quindi noi non siamo più sul pianeta Terra, perchè ci ha chiamati venusiani. Siamo in un mondo completamente diverso, sul quale quest'uomo è atterrato per cercare aiuto contro qualcuno.

"Forse possiamo salire sulla sua astronave per tornare sulla Terra" pensa Leo.



I tre non fanno neanche in tempo a presentarsi e a chiarirsi reciprocamente le idee, che la minaccia a cui alludeva l'astronauta incombe su di loro:
UN MOSTRO !!! IL TESCHIO DI AMIANTO !!!
Ormai è troppo tardi per fuggire...per tornare sulla Terra...
E' anche troppo tardi per nascondersi e preparare un piano di difesa...

 


Dal cielo piomba una bellissima donna bruna.
La sua forza è pari alla sua bellezza, e il mostro non ha scampo.
La pistola gli cade dalle mani e la sua tuta va in frantumi.
La salvezza è scesa tempestivamente dal cielo.
Un cielo misterioso che riserva continue sorprese.




D'un tratto arriva un agente di polizia.
Il suo aspetto è decisamente terrestre e familiare.
L'agente, piuttosto perplesso, prende in consegna il mostro dalla donna bruna. Probabilmente dovrà rinchiuderlo in un laboratorio super-segreto, o in un carcere.

"Ora ricordo !!!"
esclama l'astronauta.
"Non ho fatto in tempo a partire per Venere !!!"
"Mentre accendevo il razzo, Teschio d'Amianto ha colpito il sistema propulsivo, facendomi riprecipitare a terra !!!
Quindi sono ancora sulla Terra !!! Non sono mai arrivato su Venere !!!"

"Infatti !!!" risponde la donna bruna,
"io da Venere ho ricevuto il tuo messaggio d'aiuto via radio, e così sono scesa sulla Terra per sconfiggere il mostro !!!"

"SIAMO SULLA TERRA !!! MENO MALE !!!
SIAMO ANCORA SULLA TERRA !!!" esclamano Leo e Marco.



"Ci eravamo smarriti, e per un attimo abbiamo creduto di trovarci in un altro mondo, ma per fortuna siamo sempre stati qui sulla Terra" asserisce Leo.

Marco invece, adesso è proprio lui a dubitare di tutto.
"Ne sei proprio sicuro ??? E' tutto così pazzesco !!!
Teschio d'Amianto...la donna aliena...
questo non può essere lo stesso mondo di prima !!!"

"E invece sì !!!" esclama Leo.
"Mentre combattevamo contro il mostruoso Teschio di Amianto, eravamo tutti solidali e provavamo tutti gli stessi sentimenti:
noi, l'astronauta, la donna aliena e il poliziotto !!!
E' questo che ci unisce !!!
E' questo che ci da la certezza di stare nel nostro mondo !!! "

"Forse hai ragione " prosegue Marco,
"non importa se qualcosa è cambiato. Finchè siamo tutti uniti per combattere il male, questa sarà sempre la nostra casa !!!"

Cala la sera.

I due amici si commiatano e voltano le spalle per sempre agli strani protagonisti di questa storia, che il manto dell'oscurità rende evanescenti come fantasmi.

Stancamente, intraprendono quel vecchio sentiero che hanno sempre percorso tutti i giorni al ritorno dalla scuola.
Fiduciosi che li riporterà a casa loro, dai loro familiari, anche se lungo il tragitto dovessero notare che nel frattempo il mondo è cambiato.

FINE


Storia e disegni di Leo001


domenica 12 agosto 2018

Le storie di Leo - I due incredibili orsi




Amici, questo episodio fa parte della MITOLOGIA DI LEO.
Perchè non potrebbe essere altrimenti...

Incontrare i DUE INCREDIBILI ORSI,
è ciò che ogni bambino sogna da sempre.

Condividere le loro avventure...così semplici...surreali...
eppure difficili da capire, non conoscendo ancora il significato di tutte le parole.

Parole piene di magia, di fantasia, parole che vengono sussurrate dal vento mentre muove le foglie del bosco:

"Miky...hai notato quelle nuvole minacciose all'orizzonte ?"
"Tranquillo Koky...da qui a domani non pioverà"

KOKY E' L'ORSETTO FORZUTO...in grado di spaccare le pietre !

Mentre MIKY E' L'ORSETTO CON LA TESTA A LAMPADINA...agile e perspicace nel superare gli ostacoli !




"Amici, ascoltatemi ! Mi chiamo Leo e ho sempre visto tutti i vostri cartoni animati ! Posso unirmi a voi e condividere le vostre avventure ?"

E' una domanda legittima per un bambino.

In fondo le presentazioni non sono necessarie, perchè si conoscono da sempre....almeno così crede Leo.

Ma in realtà i due orsi fanno i vaghi...prendono le distanze....
osservano Leo con distacco, come se si trovasse dietro un vetro, e poi se ne vanno.

"CIAO CIAO LEO..."..."CIAO CIAO..."

Tutto qui ?




"Allora MIKY...ti dicevo che...BLA BLA BLA"

Leo è disperato...ancora quelle parole...che non riesce a capire...

In genere quelle parole sono il preludio all'azione, ma adesso risuonano oscure e misteriose, perché i due incredibili orsi sembrano irraggiungibili.

Essi ignorano Leo, e continuano indifferenti la loro conversazione privata.




LE LUCERTOLE NERE !!! VISCIDE...INSIDIOSE...SUBDOLE...
Ormai stiamo entrando nel vivo dell'avventura !!!

Un'avventura che adesso Leo potrebbe vivere insieme ai due orsi,
e non come un semplice spettatore dietro lo schermo della TV per ragazzi.

Eppure non riesce a stare al passo con loro.

Leo corre disperatamente nel tentativo di raggiungerli,
ma il sentiero è sempre più faticoso e difficile.



PEGGIO DI COSI' NON POTEVA ANDARE !

Leo cade nella trappola delle LUCERTOLE NERE.
Una trappola predisposta per i due orsi, non per lui.

Ma loro hanno saputo evitarla, perchè hanno sempre superato tutte le difficoltà.
Leo cerca di risalire dal pozzo e chiede aiuto ai due orsi.
Adesso non possono fingere di non sentirlo, e allora tornano indietro e guardano giù in basso, verso di lui.

Per la prima volta lo sguardo di Leo incontra quello degli orsi,
e nota che i loro occhi sono privi di espressione.

E' lo sguardo vuoto e lontano di un pupazzo di stoffa.

Forse loro vorrebbero aiutarlo ma non possono.
Comunque sarebbe inutile, perchè Leo sta già risalendo da solo. 



Finalmente la madre lo raggiunge !!! Era ora !!!
Chissà da quanto tempo lo stava chiamando, lo stava cercando,
e adesso lo trova tutto sporco, con i vestiti laceri,
appena uscito da un pozzo.

La madre si avvicina per prenderlo per mano e riaccompagnarlo a casa, mentre Leo continua ad agitarsi e ad indicare verso l'orizzonte: "Mamma, guarda ! Ci sono Koky e Miky, i due famosi orsetti, non li vedi ?"


"Ma sì...ma sì...li vedo" dice la madre.

Com'è possibile ??? Ma allora gli adulti vedono le stesse cose che vedono i bambini ??? Quindi anche lei vede i due orsi mentre si allontanano nel bosco ???
Questa è la prova che esistono veramente.

Ma tutto ciò per la madre non significa nulla, non ha nessuna importanza il fatto che esistano o meno,
perchè lei si avvicina e gli dice:
"Ascolta Leo, domani inizierai la prima elementare, e lì conoscerai nuovi amici, veri, di carne ed ossa, come te,
perciò saluta quegli orsetti, perchè non li rivedrai mai più !!!"

Il mondo dell'infanzia sta crollando.
Quel mondo sta finendo per sempre e non c'è nessuna possibilità di recuperarlo !!!

ADDIO AMICI ORSI !!!
E il mondo di domani, COME SARA' ???


Il sole tramonta.

I suoi ultimi raggi proiettano due ombre goffe e strane verso l'infinito.

"Ehy Miky ! Perchè non scaliamo quella montagna e vediamo cosa c'è sopra ?"

"Ottima idea Koky...così possiamo andare aldilà"

FINE

Storia e disegni di Leo001

Le Storie di Leo - Il Mostro dello Spazio


Teletrasporto !!! Teletrasporto !!!

Con queste grida festose si inaugura un nuovo pomeriggio di giochi.
Finalmente, dopo aver fatto i compiti, i bambini possono scendere in strada per giocare a Star Trek. Per loro le aiuole condominiali sono come l'Enterprise. Nella loro fantasia il pesante tombino che copre gli scarichi fognari è la piattaforma che consente il teletrasporto.
Ogni pretesto è buono per correre...muoversi...giocare...e l'idea di scendere su un nuovo pianeta per sfruttarne le risorse minerarie è molto interessante !

Nel primo pomeriggio il Sole non è ancora oscurato dai piani alti dei palazzi, perciò sarà lo spettatore di una grande avventura. Quando tramonterà, serberà il ricordo di un'epica giornata !





Leo si concentra al massimo: "Mi concentro ! Mi concentro ! Miiihhh... "

Il risultato finale di questo incredibile sforzo di concentrazione, è la trasformazione nel possente Spock: "Augh !!! Vulcanooosss !!! Mmmm... interessante !!!..." Con questo grido di battaglia, il possente Spock si accinge ad analizzare tutte le possibili risorse minerarie del nuovo pianeta.





Nel frattempo Gianni si trasforma nel Capitano Kirk.

Del resto lui è un prepotente, pensa Leo, e quando gioca vuole sempre comandare, anche se non sa che in realtà Spock è più forte di Kirk !!!

Marta nota qualcosa di strano, in lontananza. La vetrata del portone riflette delle strane immagini. "Siamo noi stessi nel futuro" dice Gianni. "Perchè quando si viaggia alla velocità della luce è possibile reincontrare noi stessi nel passato" "Non è così" risponde Leo. "Secondo me l'uomo, dopo aver sfruttato e distrutto il proprio pianeta, e dopo aver fatto la stessa cosa negli altri mondi, alla fine capirà che il suo vero nemico è sè stesso. Quindi l'uomo combatterà e distruggerà sè stesso !!!"




"Spock ... cosa sono quelle strane creature ??? Combattiamoli !!! Abbattiamoli !!!" Il Capitano Kirk non vede l'ora di togliersi dalle balle quelle strane ombre dietro la vetrata. Invece Spock osserva lo schermo pensieroso, e ipotizza che forse distruggere quelle creature sarebbe come distruggere sè stessi !




AUGH !!! VULCANOOOSSS !!! AUGH !!!

"Amici, il teletrasporto non funziona più !!! Che succede ???"

Purtroppo i peggiori incubi di questi bambini si concretizzano !!! Marta si accorge che il teletrasporto non funziona più, e che non possono più tornare sull'Enterprise !!!

MAKOR, IL MOSTRO DELLO SPAZIO, ha sabotato la piattaforma per il teletrasporto, condannandoli a rimanere per sempre intrappolati sul pianeta ostile !!!





"Che fine hanno fatto le tigri ? Gli uccelli ? Gli elefanti ? Si sono estinti ! Li avete sterminati voi !" Makor parla molto chiaramente ! Perchè il genere umano ha portato ovunque rovina e distruzione nell'Universo, quindi gli umani devono essere intrappolati, relegati, e questi bambini non torneranno mai più sull'Enterprise !

"Io sono un mostro !" prosegue Makor, "E cosa vuol dire mostro ? E' ciò che viene mostrato agli altri, che viene manifestato ... in questo senso sono mostro, per mostrarvi ! Sono qui per mostrare la verità su voi stessi e sul male che avete perpetuato ! "

Il terribile Makor appare all'improvviso, come l'epilogo di una serie di delitti che l'Umanità ha commesso impunemente per secoli !!!

I bambini sapevano che prima o poi sarebbe accaduto...
sapevano che prima a poi qualcuno sarebbe venuto per chiudere i conti !!!




Era solo uno scherzo ... un gioco !!! Makor era semplicemente Marco ... il loro compagno. Però i suoi amici ci sono cascati, ci hanno creduto veramente, perchè questo gioco esprimeva concetti molto verosimili.

Leo non esita a dire: "Vedi Marco, ci abbiamo creduto perchè in fondo è vero che l'uomo sta distruggendo la natura, e questo gioco non era molto distante dalla realtà che viviamo tutti i giorni !" Gianni rincara la dose: "In fondo Makor voleva solo proteggere l'Universo !!! Altro che mostro ! Ce ne vorrebbero altri di uomini come lui !"

Il Sole sta tramontando, il pomeriggio sta finendo, domani sarà un altro giorno, un altro gioco, a scuola impareranno qualcosa di nuovo, e forse impareranno a rispettare l'ambiente che li circonda



Banchi di nubi tossiche rendono scarsa la visibilità sul misterioso pianeta.

"Capitano, questa era l'ultima serra rimasta, il suo custode è morto, e non ci sono altre forme di vita !!!"

"Vede Spock, nessuno può salvarsi da solo, e nessuno può salvare un mondo da solo. Bisogna sensibilizzare l'intero genere umano, e far capire a tutti l'importanza della natura. Solo tutti insieme possiamo cambiare" conclude il Capitano Kirk.

Cosa resta di MAKOR ???

Forse nulla...forse uno scheletro di metallo essiccato,
in procinto di salvaguardare un mondo in putrefazione !!!

Ma un mostro metallico non può morire ! Il giardiniere continua a vigilare le zolle e la sementa, mentre i suoi occhi elettronici non perdono di vista i due incauti astronauti !

FINE

Storia e disegni di Leo001
Mister Spock ed il Capitano Kirk sono stati ideati da Gene Roddenberry

domenica 5 agosto 2018

Space 1999 - La quarta dimensione


Dal diario della dottoressa Helen Russel:

"All'improvviso, scorgiamo un oggetto misterioso, sospeso nel vuoto dello spazio,

proprio in orbita attorno a Nuova Corolla"

"A me sembra un frigorifero..." osserva David Kano.

"Aspettiamo di sapere con esattezza di cosa si tratta, prima di atterrare" aggiunge il Comandante Koenig.

"Un frigorifero sospeso nello spazio non avrebbe senso" riflette ad alta voce Alan Carter

"perchè il posto in sè è già sufficientemente freddo. Forse è un mobile contenente oggetti disposti su ripiani,

che qualcuno ha espulso nello spazio. Niente male come arredamento !!!"

"Dal mio punto di vista..." osserva Victor Bergman "si tratta di una lettera"

"UNA COSA ???" domanda il Comandante Koenig

"Si John, potrebbe trattarsi di un manoscritto, di una lettera..."



"Osserviamo il nostro tavolo da disegno..." prosegue Victor Bergman.

"Ci ho disegnato sopra una figura, che ho chiamato FLAT MAN, l'uomo piatto.

L'uomo piatto è un essere dotato di altezza e larghezza, ma privo di spessore, in pratica non ha la terza dimensione,

per cui è costretto vivere schiacciato sul piano del tavolo.

Ora l'uomo piatto sta osservando una lettera, un foglio scritto da me.

A lui però, non sembra una lettera, ma piuttosto un frigorifero, con oggetti disposti sopra i vari ripiani.

Immaginiamo adesso che esistano esseri a quattro dimensioni, quindi più sviluppati di noi, che scrivano a loro volta una lettera.

Per loro, noi saremmo come FLAT MAN, e la loro lettera ci sembrerebbe un frigorifero."

"ORA CAPISCO L'ANALOGIA, VICTOR !!!" esclama il Comandante Koenig

"Il quadrato del foglio di carta diventa un parallelepipedo..."

"Le righe sul foglio di carta diventano ripiani all'interno del parallelepipedo..."

"e i caratteri impressi sopra le righe diventano soprammobili disposti sui ripiani"

"Esattamente, John " prosegue Victor Bergman "se ci aggiungi una dimensione in più, l'analogia è quella"

"Dobbiamo assolutamente tradurre quel messaggio tramite il computer di Kano" conclude il Comandante Koenig.


"Se la tua intuizione è esatta, forse è un messaggio di minaccia, un divieto di avvicinarsi al pianeta"



"John...Nuova Corolla è un posto strano..." trasmette Alan Carter durante la fase di ricognizione.

"E' un pianeta bellissimo, però...insomma...le ragazze di questo pianeta NON HANNO GLI OCCHI !!!"

"Ma da quando in qua tu alle ragazze guardi gli occhi ???" domanda spiritoso il Comandante Koenig.

"Alan, gli occhi sono l'ultima cosa che guardi in una ragazza...in genere guardi prima tutto il resto !!!"

"Tutto il resto non sarebbe neanche male, John, solo che...per l'appunto..."

"Confermo quello che ha espresso Alan" taglia corto la dottoressa Helen Russel

"Queste persone sono ben vestite, sane, in apparenza, anche se ci ignorano completamente e non si sono accorte di noi.


Ma sul cranio non ci sono cavità, sul loro volto mancano le orbite oculari"



"TORNIAMO A NOI, JOHN...TORNIAMO AL TAVOLO DA DISEGNO..." insiste Victor Bergman, di fronte a tutti gli alphani riuniti.

"Io potrei attaccare FLAT MAN...potrei fargli del male...ferirlo con la punta di questa matita...

e lui non potrebbe difendersi in alcun modo da me, perchè, essendo piatto, non potrebbe vedere la terza dimensione.

Immaginiamo adesso un nuovo amico di FLAT MAN, anch'egli piatto, che chiameremo ABLE MAN, l'uomo abile.

L'uomo abile, al contrario di FLAT MAN, guarda verso di noi, pertanto riesce a difendersi dal nostro attacco, e a prevenirci,

pur avendo una dimensione in meno. 

QUAL'E' IL SEGRETO DI ABLE MAN ???

Dal punto di vista di FLAT MAN, il nuovo amico sarebbe privo di occhi, PERCHE' I SUOI OCCHI STAREBBERO DENTRO LA TESTA !!!"


"In altre parole, Victor, mi stai dicendo che con gli occhi dentro la testa noi potremmo vedere nella dimensione in più,

e quindi difenderci dagli attacchi multidimensionali ???"

"Proprio così John !!! Le principesse di Nuova Corolla non sono prive di occhi, ma li hanno all'interno della testa,

per potersi difendere dagli esseri a quattro dimensioni !!!"

"Cioè gli stessi esseri che hanno scritto IL FRIGORIFERO...CIOE' LA LETTERA !!! Se è così, Victor, dobbiamo subito ritirarci da questo pianeta !!!

La nostra tecnologia non è assolutamente in grado di fronteggiare esseri a quattro dimensioni, non possiamo nemmeno immaginarli,

anche se qui la selezione naturale ha evoluto gli esseri umani in tal senso."

"KANO, hai tradotto il messaggio della lettera ??? Cosa c'era scritto ???"

C'era scritto: "BENVENUTI AMICI DI ALPHA, SIAMO FELICI DI ACCOGLIERVI E DI AIUTARVI A TORNARE SULLA TERRA"

Maledizione, abbiamo dato per scontato che esseri superiori a noi dovessero essere malvagi,

e invece volevano solo aiutarci, forse erano gli unici che avrebbero potuto farlo !!!


FINE 

Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie ideata da Gerry e Silvia Anderson