domenica 25 settembre 2022

Le Storie di Leo - Cercare la normalità

 
Il maestro Chon è sicuramente un personaggio molto affascinante,
eppure i suoi insegnamenti si rivelano alquanto noiosi.

Leo si era iscritto alla palestra di Chon-Cheng per diventare più forte
e combattere i bulli, ma le cose non vanno esattamente come avrebbe voluto.

Il maestro Chon gli volta subito le spalle e inizia così la prima lezione: "Leo, alza le braccia molto lentamente e riabbassale. Poi respira profondamente"

"Ma certo !" risponde Leo.

"E adesso chiudi gli occhi e porta l'indice della mano destra sul naso.
Poi portaci l'indice della mano sinistra" prosegue Chon.

"E come no ?" risponde Leo.

"E adesso ricordati di cercare sempre la normalità. Cerca la normalità. Cerca la normalità" ripete Chon.

"Sicuramente cercherò sempre la normalità" risponde Leo sarcastico.
"Bah... queste lezioni del maestro Chon sono troppo noiose, così non imparo niente, non diventerò mai più forte !" pensa Leo. "Vediamo se il maestro Cheng, che si trova nell'altra stanza, saprà istruirmi meglio"


Il maestro Cheng è tutta un'altra storia !
Leo lo trova in un contesto molto più dinamico e avveniristico, alle prese con i suoi allievi e le sue figlie.

Gli allievi del maestro Cheng sono veri e propri uomini mascherati, capaci di combattere, e le sue figlie contribuiscono a modo loro, sostenendolo e aiutandolo.

"Complimenti maestro Cheng ! E' così che voglio diventare ! Forte come i suoi allievi mascherati !" esclama Leo.

"Davvero ?" risponde il maestro Cheng meravigliato "Eppure tutti i miei allievi sono stati sconfitti ! La loro professionalità e preparazione non è servita a nulla !"

"Ma come sarebbe ?" gli risponde Leo
"Comunque non dovete scoraggiarvi,
si sa che il mondo delle arti marziali è molto difficile !"


"Ecco Leo, guarda !" gli dice il maestro Cheng
"Ho progettato un'armatura di bronzo sul modello di quelle cinesi del XII secolo. Questa è l'ultima possibilità che ho per sconfiggere il mio rivale ! Nooo ! Che cosa succede ?"

"Urgh ! Scusi signor maestro... ma è troppo pesante...non riesco a muovermi" Dopo pochi passi l'allievo del maestro Cheng precipita rovinosamente a terra con tutta l'armatura.

Leo osserva la scena perplesso, poi gli tornano in mente quelle misteriose parole che aveva udito solo pochi minuti prima: "maestro Cheng, forse lei dovrebbe cercare la normalità..."


"Cercare la normalità ? Cercare la normalità ? Dove hai sentito questa espressione ?" Urla il maestro Cheng in preda alla disperazione.

"Ehm...dal maestro Chon...è lui che me l'ha detto" risponde Leo.

"Il maestro Chon ! Ma è proprio lui il mio rivale ! Ha sconfitto i miei migliori allievi e mi ha umiliato davanti alle figlie !" prosegue il maestro Cheng.

"Vedi Leo, nonostante tutta la mia preparazione, e una vita dedicata alle arti marziali, io rimango un uomo normale e in quanto tale ho dei limiti. Invece il maestro Chon è sovrumano ! E' nato invincibile ! Non può esserci competizione con lui !
Però non devo arrendermi, devo perseverare nel mio proposito di batterlo !"


Dopo una settimana di duro allenamento, Leo apprende la tecnica della mano d'acciaio.

"vai Leo ! Adesso hai la mano d'acciaio... trova il maestro Chon e sconfiggilo !"

Leo è orgoglioso delle nuove abilità acquisite. Sa che adesso è più forte. Fiduciosamente, stasera si recherà presso l'alloggio del maestro Chon per lanciargli la sfida e dimostrare il valore della scuola di Cheng.

"Bravo Leo ! Adesso bacia la mano ! Baciala ! Ma non devi baciare la tua mano d'acciaio, devi baciare la mia !"


Quando Leo si reca presso l'alloggio del maestro Chon, fuori dalla palestra, rimane veramente sconcertato. Pensa tra sè:
"e questo sarebbe l'alloggio del grande Chon ? Che tristezza ! Che solitudine ! E dove sono i suoi allievi ?"


Leo si rivolge ad un vecchio cinese che passa con un calesse per raccogliere le ferraglie. "Scusi, ma qui non c'è nessuno ?" domanda.

"Eh ? Ah ! No, il maestro Chon è un uomo molto solo !" risponde il vecchio.

"Ma solo quanto ?" pensa Leo 
"Dove sono le foto con i suoi amici ? I premi che ha vinto ?"


Finalmente Leo trova il maestro Chon.
Il maestro meditava in cima ad una rupe, subito fuori dal suo alloggio.

"E' impossibile ! Non ce la farò mai ad arrivare lì !" pensa Leo
"Non riuscirò mai a salire sulla cima di quella rupe così impervia per sfidarlo, figuriamoci se riuscirò a batterlo in duello !"

"Certo che la vita è proprio strana" prosegue Leo nei suoi pensieri.
"Il maestro Cheng è un uomo normale e vive felicemente la sua normalità, insieme ai suoi allievi e alle sue bellissime figlie. 
Eppure è insoddisfatto della sua condizione e vorrebbe essere invincibile come il maestro Chon. 
Al contrario, il maestro Chon è anormale, sovrumano, invincibile, ma non ha nessuno. Non ha amici, nè allievi, nè fidanzate o figlie. Chissà cosa farebbe per essere normale come il maestro Cheng !"

"Quanto è strana la vita ! Ora capisco cosa voleva dire il maestro Chon quando mi diceva di cercare la normalità... cercare la normalità... la normalità...

Eh sì...ho imparato veramente una grande lezione alla palestra di Chon-Cheng, una lezione che ricorderò per sempre !"

FINE
Storia e disegni di Leo001

Le Storie di Leo - E' finita l'estate


Leo e i suoi amici assistono ad una scena incredibile !
Sulla spiaggia di Ostia sbarcano i pirati !
Barbe lunghe... la benda nell'occhio... il galeone !
Ma non tutto è perduto !
Un possente robot spara raggi ottici per disperderli !
Non riusciranno a farla franca.


Marta è ansiosa di conoscere i pirati !
Andrea pensa già al tesoro: "diventeremo ricchi !!!" esclama.
Leo è più interessato al robot: "deve essere un nuovo super-eroe".


Una volta giunti a riva i bambini si guardano attorno.
"Vabbè, ma non si vede più niente..." dice Marta.
Dov'è il robot ? Dove sono i pirati ?
Però si sentono le voci !
"NON AVETE SPERANZA !" tuona il robot.
"A chi si riferisce ?" domanda Leo.
"Si riferisce ai pirati" risponde Andrea.
"In pratica sta dicendo che non hanno alcuna speranza di farla franca !"




Quello che sta accadendo è troppo fico !
Leo deve per forza dirlo a Marco, il suo migliore amico !
Ma quando raggiunge lo stabilimento vicino, realizza che ormai è troppo tardi.
Lo stabilimento è vuoto.
E' fine agosto e sono ripartiti tutti.
C'è solo un signore anziano, che sta rimettendo a posto gli ombrelloni, i lettini e le sedie a sdraio.
"Marco è partito..." gli dice.
"per quest'anno non lo rivedrai più"



Corri Leo, corri ! Altrimenti neanche Katia la rivedrai più !
Durante le vacanze Leo si era innamorato di una bellissima bambina, Katia.
Però si è dimenticato di chiederle il numero di telefono.
Purtroppo quando raggiunge lo stabilimento di Katia si accorge che anche lei è partita.
E' troppo tardi.
Lo stabilimento è desolato come il deserto del Sahara,
ma in riva al mare si intravede una strana sagoma...
E' IL ROBOT !
Ecco dov'era andato a finire...



"Ciò che appare mostra l'essenziale...e questo è nella sua apparenza" dice il robot.
"robot... robot... devo rivedere Katia ! E' troppo importante per me"
lo implora Leo.
"MA NON AVETE SPERANZA..." risponde il robot.
"Questa è la stessa frase che hai detto ai pirati, che cosa vorrà dire ?" ribatte Leo



Marta e Andrea raggiungono Leo e il robot.
"Leo, andiamo via ! Si sta alzando il vento ! Lascia stare quel robot !" dice Marta.

VUUUH...VUUUH...
Il vento soffia forte...Leo è infastidito e si protegge gli occhi...
ma il robot non si scompone minimamente.


Il robot si gira, dopodichè scompare lentamente immergendosi nel mare. A questo punto i bambini capiscono che l'Estate è proprio finita. Non perchè ricomincia la scuola, nè perchè il Sole va via, ma perchè scompare la FANTASIA !

Quando è proprio il robot, cioè la FANTASIA, a voltare le spalle e ad andarsene, allora è proprio la fine di tutto...è la fine dell'amore... è la fine dell'amicizia... e non rimane più niente... niente... 
NIENTE !!!

Storia e disegni di Leo001