venerdì 24 gennaio 2025

Space 1999 - Il pianeta Frankenstein

 

Finalmente, dopo 2640 giorni dall'abbandono dell'orbita terrestre, la luna ruota intorno ad un nuovo pianeta abitabile. Il clima fresco e le condizioni geologiche simili a quelle terrestri non sembrano costituire alcun problema per i primi alphani in avanscoperta.

Il comandante John Koenig, insieme con il responsabile della sicurezza Tony Verdeschi e la consulente tecnico-scientifica Maya si addentrano nell'entroterra fino a trovare quello che risulta essere l'unico abitante di quel pianeta.

"Salve, ma voi siete terrestri... come me" li saluta mestamente l'uomo.
"Perchè siete qui? Come avete fatto a trovarmi?"
"La luna ha abbandonato l'orbita terrestre e attualmente  sta seguendo una traiettoria iperbolica attorno a questo pianeta. Siamo tutti terrestri tranne il consulente tecnico-scientifico Maya, unica superstite del pianeta Psychon" 
risponde il comandante John Koenig

"Bene, amici miei" risponde l'uomo.
"Io invece sono dovuto fuggire dal pianeta Terra a bordo di un missile, e questo mondo è il primo rifugio che ho trovato. Il mio nome è Henry Frankenstein e purtroppo le mie ricerche scientifiche non erano più gradite sul vostro pianeta.
So che si sono succedute ben due guerre mondiali dopo la mia fuga dalla Terra.
Un massacro inutile di milioni di innocenti, compiuto con armi micidiali, al di la della mia immaginazione. Eppure avevate troppa paura di me, di un umile inventore e poeta solitario."
"Ognuno si auto-definisce come meglio crede, mio caro dottor Frankenstein"
risponde ironicamente il Comandante John Koenig

"Ma lei perchè si è confinato qui ? Io come responsabile della sicurezza devo saperlo" taglia corto Tony Verdeschi.
"Vedete, io ho scoperto il segreto della vita" risponde il dottor Henry Frankenstein.
"Ma a differenza degli altri scienziati terrestri, mi trovo più a mio agio con la materia vivente che con quella inorganica. Riesco a generare artificialmente la vita, mentre ho maggiore difficoltà nel riprodurre oggetti inanimati, come metalli e minerali."


Gli alphani iniziano a perlustrare quel mondo solitario, apparentemente innocente, inoltrandosi nella fitta vegetazione, finchè non scoprono un'incredibile verità.
"Ma si, John, qui è tutto finto !" conclude Tony Verdeschi.
"Questi alberi... queste piante... sono finti ! Guarda bene quell'albero, ha cicatrici e bulloni... è un frankenstein-albero!"
"E' vero Tony, sembra fatto tutto da lui" continua sorpreso John Koenig "per esempio questo non è un sasso, ma un frankenstein-sasso, perchè ha cicatrici e bulloni!"
"Oddio, guardate!" esclama Maya terrorizzata 
"Le nuvole in cielo! Sono frankenstein-nuvole, perchè hanno cicatrici e bulloni"
"Qui è tutto Frankenstein, John, anche l'aria che respiriamo! Dobbiamo risalire sulle aquile e fuggire" conclude Tony Verdeschi.


Durante la fuga precipitosa verso le aquile, Maya viene approcciata dal terribile mostro di Frankenstein.
Attratto da lei, dalla sua aliena bellezza, il mostro prova a trascinarla via con sè,
al punto che Maya deve ricorrere a tutto il suo potere di transmuta per trasformarsi nel possente Uranosaurus di Psychon,
in modo da fronteggiare il temibile avversario. Chi vincerà tra i due ?


Quando gli alphani raggiungono Aquila1, la loro astronave, trovano il dottor Frankenstein che li ha preceduti.
"Dove credete di andare ? Non capite che voi siete nati qui ? Su questo pianeta ? Come vi dicevo prima, ho difficoltà nel riprodurre la materia inanimata, è per questo che vi siete accorti che erano frankenstein-nuvole e frankenstein-sassi. Al contrario so generare perfettamente la materia vivente, e voi ne siete l'esempio. Credete di essere alphani venuti dalla luna, ma in realtà siete stati creati da me un'ora fa".
"Non dargli retta, Tony" risponde il comandante Koenig "Perchè in un'ora non può aver costruito Aquila1, nè la luna terrestre che orbita nel cielo"

FINE
Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie televisiva di Gerry Anderson, Sylvia Anderson e Fred Freiberger. Il mostro ed il dottor Henry Frankestein sono ispirati al film "Frankenstein" di James Whale del 1931.
C'è da dire che il romanzo originale "Frankenstein" di Mary Shelley, scritto nel 1817, è molto più complesso del film. Il romanzo si svolge nel XVIII secolo, è ambientato in diversi paesi, civilizzati e sconosciuti, inoltre il dottor Frankenstein nel romanzo si chiama Victor, non Henry, che è solamente un amico.

Monografia scientifica 1

Carissimi, molte volte si pensa a ScienceFictionLeo come ad un blog contenente solo fumetti e critiche cinematografiche. Ma si dimentica che in questo blog c'è anche una sezione scientifica, dove vengono postati contenuti originali, che non potete trovare altrove.
Ebbene, sin dall'adolescenza mi è capitato di "scoprire" nuove formule matematiche e scientifiche (il calcolo infinitesimale, le figure a quattro dimensioni) salvo poi rendermi conto che nella maggioranza dei casi queste formule erano state già scoperte da altri, molti secoli prima di me. Alcune di queste idee però sono rimaste inedite e sono quelle che potete trovare nel blog. Ovviamente sono idee rudimentali, appena abbozzate, proprio perchè vedono qui la luce per la prima volta e verranno approfondite in futuro. In questa prima monografia ne riassumiamo quattro:


In matematica esistono vari sistemi di numerazione, per esempio il binario, l'ottale, il decimale e l'esadecimale. Tutti questi sistemi di numerazione si avvalgono di un insieme di simboli che vengono combinati tra loro per rappresentare i numeri.
Il sistema unario, che si avvale di un unico simbolo, assumiamo "1", non viene mai preso in considerazione, nè utilizzato con finalità scientifiche. E questo non tanto per la sua prolissità (per scrivere cento dobbiamo accodare cento simboli "1"), quanto per il fatto che con esso è impossibile rappresentare numeri decimali, quindi reali, ma solo numeri interi.
Provate infatti a scrivere "1,5" con il sistema unario.
Potremmo scriverlo come "1,11111", ma poi "1,05" come lo scriviamo ?
Come fai a mettere lo zero prima del cinque ?
Potremmo ipotizzare che "1,11111" voglia dire 1 + 1/5 per risolvere il problema, questo ci consentirebbe di rappresentare 1 + 1/1000 aggiungendo mille uni dopo la virgola, ma poi non saremmo in grado di scrivere numeri compresi nell'intervallo tra (1 + 1/2) e 2.
In realtà il problema può essere risolto con una notazione multivirgola.
Cioè con più virgole per la parte decimale 
(con la notazione inglese sarebbe un sistema multipunto)
In pratica: quando dopo la virgola metti due simboli ti sposti a destra, quando metti un solo simbolo ti sposti a sinistra. Di seguito propongo alcuni esempi con il "sistema zero". E' un sistema che utilizza un unico simbolo, come l'unario, con la differenza che parte da zero invece che da uno. Per cui zero si scrive "0" e uno si scrive "00". Prendiamo un segmento compreso tra zero e uno, cioè tra "0" e "00".



0,5 può essere scritto come 0,00 (ti sposti a destra e prendi la metà)
0,75 può essere scritto come 0,00,00 (ti sposti a destra e prendi la metà, poi ancora a destra e prendi un'altra metà)
0,25 può essere scritto come 0,0,00 (ti sposti nella metà di sinistra e poi a destra)
0,125 può essere scritto come 0,0,0,00 (ti sposti nella metà di sinistra, poi ancora nella metà di sinistra, poi a destra)
0,625 può essere scritto come 0,00,0,00 (ti sposti a destra e prendi la metà, poi nella metà di sinistra e quindi a destra)
Di seguito riprendiamo il segmento e ci indichiamo tre epsilon:
"e1" vicino allo zero, "e2" vicino alla metà ed "e3" vicino all'unità, per mostrare che possiamo gestire tutti i numeri reali.




"e1" si scrive come 0,0,0,...e così via...,00
"e2" si scrive come 0,00,0,0,0,...e così via...,00
"e3" si scrive come 0,00,00,00,...e così via
L'argomento dei numeri multivirgola apre nuovi orizzonti per la teoria dei numeri e delle serie numeriche. In dettaglio vedrete anche le sue applicazioni al sistema decimale.

2) L'estensione nello spazio


Alcuni concetti sono estesi nello spazio, e possono essere pensati come figure.
Pensiamo alle persone, agli animali, alle piante, alle automobili, alle case.
Altri concetti non hanno estensione spaziale, non corrispondono a figure e non hanno altezza, larghezza o spessore. Pensiamo al caldo, al freddo, all'amicizia, all'amore, alla paura, ai verbi, e agli stessi concetti di altezza, larghezza e spessore, perchè a loro volta non hanno altezza, larghezza e spessore.
Che differenza c'è ?
In ambito matematico i numeri e le equazioni non hanno estensione spaziale, al contrario delle figure geometriche, come segmenti, triangoli e cerchi.
Qual'è la differenza ?
Nessun matematico è mai riuscito a capirlo.
Pitagora parlava di "numeri triangolari" e "numeri quadrati", ma così non è: perchè i numeri sono numeri e i triangoli e i quadrati sono figure.
Cartesio diceva che l'estensione nello spazio corrisponde alla materia, ma così non è: perchè possiamo immaginare angeli e cherubini, che non sono fatti di atomi, ma di fantasia.
Immanuel Kant sosteneva che l'estensione spaziale fosse una "intuizione a priori" della nostra mente.
Karl Weierstrass dimostrò che i numeri reali e l'analisi matematica possono essere definiti senza ricorrere alla percezione spaziale, la quale si poneva sempre di più come un'incognita.
David Hilbert scrisse che gli assiomi della geometria potrebbero essere qualsiasi cosa, anche sedie e boccali di birra, rimuovendo completamente il problema.
Georg Cantor affermava che esistono insiemi discreti e continui, ma questo non giustifica l'esistenza dei punti e delle rette.
In questo blog trovate per la prima volta la formula dell'estensione nello spazio.
La formula è questa:

x = x1 or x2 or ... or xn
I(x) = I(x1) and I(x2) and ... and I(xn) and I(k)

In pratica si tratta di una coppia di enunciati, esprimibile in logica proposizionale.
Il primo enunciato esprime l'equivalenza tra un elemento ed una serie di parametri disgiunti tra loro. Il secondo enunciato applica la legge di De Morgan sul primo enunciato (sostituzione della disgiunzione con la congiunzione ed introduzione dell'operatore unario) con l'aggiunta di un nuovo parametro "k" non compreso tra quelli disgiunti.
La formula viene spiegata abbastanza dettagliatamente nel blog, in fondo è semplice, ma non ho scritto da nessuna parte come sono pervenuto a questo risultato, perchè si tratta di un procedimento laborioso.



I dinosauri hanno dominato il nostro pianeta per circa 165 milioni di anni.
Stranamente negli ultimi 65 milioni di anni non c'è più traccia di loro.
Perchè sono scomparsi ?
Dobbiamo per forza credere ad un evento cataclismatico ? Ad un meteorite ?
Che motivo c'è ?
Non potrebbe essere invece che si siano semplicemente evoluti ?
Che abbiano concluso un ciclo evolutivo ? 



Nella nostra galassia, la Via Lattea, ci sono circa 600 miliardi di stelle.
E la nostra galassia, a sua volta, fa parte del super-ammasso Laniakeacontenente circa centomila galassie. Possibile che non si trovino tracce di vita extraterrestre ?
Lo scienziato Enrico Fermi si domandava: "dove sono tutti quanti ?"
Teoricamente la nostra civiltà si sarebbe dovuta sviluppare in un contesto intergalattico, così come un bambino si sviluppa nel contesto di una famiglia.
Il silenzio cosmico è strano, spaventoso, sospetto.
Ma forse è proprio la cosmologia a fornirci una risposta.
Il ben noto Principio Antropico darebbe la risposta alla domanda di Enrico Fermi.
In altre parole la vita umana sarebbe incompatibile con l'incontro di una civiltà extraterrestre. Se noi ancora oggi esistiamo e ci poniamo questa domanda, è proprio perchè non abbiamo mai incontrato gli extraterrestri.

Arrivederci alla prossima monografia scientifica !

venerdì 3 gennaio 2025

L'amore primitivo

Dopo più di un anno riprendiamo la sezione Cinema del blog per parlare di un film piuttosto diverso dai precedenti (ogni volta riprendiamo dopo più di un anno, ma in questo modo la sezione Cinema del blog rischia di mettere le ragnatele, vedrò di incrementare la produzione). "L'amore primitivo" è un film unico nella storia del cinema... un pò come tutti i film di cui abbiamo parlato finora... un pò come 2001 Odissea nello Spazio... vabbè, non esageriamo!

Alcuni critici potrebbero considerare questo bel film a colori del 1964 come un'emerita scemenza, tra l'altro le immagini sono ottime, non so se è stato usato il technicolor. Invece si tratta di un film molto intelligente, con tre assi nella manica: la comicità di Franco e Ciccio, la coppia più divertente del cinema italiano, il fascino dell'attrice americana Jayne Mansfield e le sequenze di un documentario sui costumi amorosi di ogni parte del mondo.

Diciamo pure che il film è ambiziosamente stratificato a quattro livelli, 
incastonati tra loro.
1) la commedia scanzonata: 
con Franco, Ciccio e Jayne Mansfield
2) il documentario accurato e ben fatto: 
molto crudo e pragmatico per l'epoca
3) la voce narrante di Riccardo Cucciolla: 
che alleggerisce il contenuto e rassicura lo spettatore
4) le diverse interpretazioni filosofiche: 
alcune vengono espresse, altre lasciate all'uditorio.
A quanto pare entrambi i registi, sia Luigi Scattini che Massimo Pupillo, erano specialisti sia di cinema che di documentari esotici.

Jayne Mansfield è una bella antropologa che si trova occasionalmente a Roma, presso l'hotel Hilton, in zona Monte Mario, per essere raggiunta da un collega e discutere con lui le riprese di un documentario sui costumi amorosi nel mondo.
Sembra che l'attrice, Jayne Mansfield, anche se nella vita non era antropologa, avesse realmente un quoziente di intelligenza superiore. Era un'ottima musicista e manager di se stessa, tenendo sempre le redini della propria carriera e sfruttando abilmente la propria bellezza, senza cedimenti di sorta ad alcool e droghe. La tesi da lei sostenuta nel film è che l'uomo, nonostante il progresso scientifico e tecnologico, sia rimasto un primitivo nelle relazioni amorose. Al contrario il suo collega sostiene che l'uomo civilizzato abbia superato l'istintualità dei primitivi e che sappia governare i propri sentimenti alla luce della ragione.
Franco e Ciccio fanno parte del personale alberghiero, sono due ausiliari che lavorano indefessamente senza avere tesi da sostenere. Nella prossima immagine li vediamo mentre rimangono incantati all'arrivo della scienziata.


Diamo una sbirciata anche noi ad alcune affascinanti sequenze del documentario. Secondo voi la ragazza che appare nelle prossime immagini è veramente la moglie di un principe? Oppure è solamente un'attrice reclutata per il film? Non sembra un pò troppo smaliziata davanti alla telecamera? Comunque non è affatto male.


Il documentario prosegue speditamente mostrando usi e costumi di popoli e tribù. E qui ci vuole molta delicatezza e intelligenza.
Infatti, un conto è realizzare un documentario sugli animali, e un conto è realizzarlo sugli esseri umani. In quest'ultimo caso bisogna avere l'accortezza di non offendere nessuno e di mostrare empatia e solidarietà, stemperando la crudezza di alcuni contesti nell'ironia e nella leggerezza narrativa.
Vediamo quindi che la condizione femminile è ovunque molto difficile.
Di seguito mostriamo il lavoro nelle risaie e poi la lapidazione di una donna.
Per fortuna non si tratta di una vera lapidazione, quanto piuttosto di una "ovazione", perchè in Cina si usa lanciare le uova fresche addosso alla donna che tradisce il marito. Giustamente Franco Franchi commenta la scena dicendo che in Italia dopo una settimana non si troverebbero più le uova fresche al supermercato.


I costumi amorosi degli esseri umani complicano anche la vita degli animali.
Di seguito vediamo la scena di una caccia allo squalo, che viene ucciso per ricavare una sostanza afrodisiaca dalle sue pinne.




Anche per gli uomini l'amore ha un sapore amaro. Se i popoli civilizzati hanno i loro "giovani Werther" e i loro Leopardi e Torquato Tasso, i guerrieri di questa tribù soffrono senza produrre capolavori letterari. Le prossime sequenze mostrano una popolazione indigena dove solamente alle donne spetta prendere l'iniziativa in amore. La prima sequenza mostra una ragazza che sceglie il suo compagno portandogli una ciotola di riso (Franco Franchi commenta la scena dicendo che lui accetta per fame). La seconda sequenza prelude ad una conclusione romantica tra i due, ma purtroppo così non è. Siccome la ragazza non è contenta, allora l'uomo perde tutto: l'amore, la casa e la posizione sociale.


La conclusione del film dà ragione alla bella Jayne Mansfield.
L'uomo civilizzato è rimasto davvero un primitivo nelle relazioni amorose.
Vediamo quindi che Franco e Ciccio si scatenano in un inseguimento selvaggio della bella antropologa. Non solo, ma perfino l'esimio professore, il riservato collega, si trasforma in una specie di Mister Hyde, un voglioso lupo mannaro, al punto che la superstar non sa più dove fuggire.


Personalmente, credo di aver tratto anch'io una lezione da questo film.
Forse l'uomo moderno non è un primitivo, nè un essere particolarmente evoluto.
Quello che è certo, guardando il documentario, è che la civiltà umana, prima ancora di industriarsi nella scienza e nella tecnologia, ha applicato il suo ingegno nel regolamentare la sessualità e l'affettività.
Dal sesso e dall'amore dipende infatti la continuità della nostra specie, prima ancora che dal petrolio, dall'elettricità e dalle automobili. Noi moderni questo lo abbiamo dimenticato, ci concentriamo sui problemi energetici ed economici, illudendoci che l'amore sia una cosa facile, da rotocalco rosa, ma purtroppo così non è, e adesso ne stiamo pagando le conseguenze.

mercoledì 6 novembre 2024

UFO - Una copia perfetta




Nota dell'autore:
ragazzi, ce l'ho fatta anche stavolta! Il 28 settembre sono caduto e mi sono fratturato la spalla destra. Notate qualche differenza nei disegni? Secondo me sono venuti meglio del solito, sono più "impressionisti" e almeno si capisce che sono fatti a mano! E adesso proseguiamo con questa incredibile storia di UFO.

Una copia perfetta

Come possono gli alieni raggiungere la Terra da un pianeta distante anni luce ?
La risposta si trova in un meccanismo di teletrasporto in grado di annullare le distanze, che però sulla Terra nessuno è mai riuscito a far funzionare.
Infatti quel misterioso congegno all'interno dei veicoli UFO è sempre rimasto un dilemma per gli impiegati della SHADO, finchè una mattina Alec Freeman chiede di parlare con il Comandante Straker.

"Ascolta Ed, da Cambridge è arrivato questo prodotto, l'induttore, e il Tenente Ellis ha già ricevuto tutte le istruzioni al riguardo"
"Bene bene, ma non era un segreto?" risponde Straker, che poi prosegue:
"Quindi adesso anche gli studenti di Cambridge sanno degli UFO?"
"E' il segreto di Pulcinella, Ed. Ma non è che ci abbiano capito molto"
continua Alec Freeman "Infatti non è un teletrasporto, perchè riusciamo a farlo funzionare solo all'interno degli UFO. In pratica l'induttore ci consente di teleportarci all'interno dell'UFO più vicino"
"E una volta lì dentro possiamo impadronircene e guidarlo fino al pianeta di origine" aggiunge Straker.
"Si, lo scopo è questo. Ordini dall'alto, dal Generale Anderson. 
Il tenente Ellis conosce tutti i dettagli dell'operazione" risponde Alec Freeman.
"UFO in avvistamento! Che aspettiamo ? Dobbiamo teleportarci!"
conclude il Tenente Ellis.


Cambridge o non Cambridge, l'induttore non funziona e i tre ufficiali rimangono lì dov'erano.
Il Comandante Straker è piuttosto contrariato per questo.
"E' chiaro! I soldi dell'operazione prelevati dal mio budget! Inoltre dovrò dare spiegazioni al Generale Anderson e agli studenti di Cambridge, Tenente Ellis, me lo dica lei!"
"Ma è stabilizzato su C1" risponde Alec Freeman
"cioè ci siamo teleportati nell'UFO, a meno che..."



"...a meno che, noi ci trovassimo già da prima dentro un UFO" 
riflette Alec Freeman.
"Oppure..." prosegue il Comandante Straker
"questo UFO non sia una copia perfetta di Base Luna!"

All'improvviso tre extraterrestri in tuta spaziale interrompono le riflessioni dei tre ufficiali, confermando l'ultima ipotesi del Comandante Straker.

"Tenente Ellis, stabilizzi immediatamente su C2.
Dobbiamo tornare subito nella sala comando della Base Luna originale
e da lì distruggere questa copia, prima che gli alieni si riorganizzino!"
ordina il Comandate Straker.



Tutto è bene quel che finisce bene.
La copia di Base Luna si trovava poco distante dall'originale, forse perchè era in procinto di sostituirla non solo nell'aspetto, ma anche nelle coordinate lunari.

Una mini-testata atomica è l'arma più adatta per distruggerla, dal momento che l'originale è protetta da tutte le radiazioni, che in mancanza di atmosfera si disperdono nello spazio.
E i tre alieni? Avranno fatto in tempo a salvarsi?  
Si saranno teleportati su un altro UFO?
O addirittura sulla Terra?
L'induttore è una tecnologia che pone più problemi di quanti ne possa risolvere,
lasciando domande inquietanti agli ufficiali della SHADO.

FINE
Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie di Gerry e Sylvia Anderson


mercoledì 21 agosto 2024

Space 1999 - C'è posto per tutti

 

Come può Victor Bergman affermare una cosa del genere?
Come può dire che c'è posto per tutti in un mondo che li respinge?
Gli indigeni sembrano intelligenti, sono simili a uomini di Neanderthal,
ma non hanno nessuna intenzione di spartire la loro terra con astronauti
venuti dallo spazio.
Gli indigeni avanzano, armati di lance e scudi,
e con grande soddisfazione vedono retrocedere i terrestri verso le aquile
con cui erano scesi sul pianeta.
"Ma noi stiamo andando avanti, John, verso di loro..."
dice Victor sorridente "...sono loro che retrocedono".
"Non voglio saperne Victor..." risponde il Comandante John Koenig
"questo pianeta è troppo piccolo per ospitare due civiltà,
perchè è grande si e no come la Luna. Evitiamo spargimenti di sangue
e torniamo su Alpha"



"Ma no... tu continui a non capire John!"
"Capire cosa, Victor? Guarda che bel comitato di accoglienza!
Vogliono massacrarci!" risponde il Comandante.
"Ma secondo te la nostra aquila si sta ritirando su Alpha o sta scendendo sul pianeta?
E gli indigeni ci vengono incontro o stanno retrocedendo?"
"Victor, la logica delle tue domande mi sfugge..."
"La logica è semplice, John. Quando il tempo si inverte, lo spazio raddoppia.
E' per questo motivo che su questo piccolo pianeta possiamo coabitare tutti insieme"


"Cerca di capire, John... adesso cercherò di spiegarti con un esempio.
Immagina che noi due volessimo sederci su quest'unica sedia."

"Bè, sarebbe impossibile, Victor, non c'è posto per due persone,
o ti siedi tu, o mi siedo io" taglia corto il Comandante Koenig.
"Va bene" riprende Victor "ma immagina che i nostri flussi del tempo siano invertiti. In tal caso, quando ti avvicini per venirti a sedere, io ti vedrei alzarti e tornare indietro. Allo stesso modo, se io mi avvicino per sedermi, tu vedresti che mi alzo e torno indietro, quindi, con i tempi invertiti, potremmo sederci tutti e due"
"Ma in questo caso cammineremmo all'indietro come gamberi" 
risponde John Koenig.
"Esatto John, ed è così che stavano camminando quegli indigeni.
Mentre noi scendevamo sul pianeta li vedevamo retrocedere come gamberi,
esattamente come ci vedevano loro correndoci incontro"


"A tutto il personale di Alpha:
questo pianeta è troppo piccolo per ospitare due civiltà,
ma uno strano fenomeno, l'inversione del tempo, ha raddoppiato lo spazio a disposizione"
proclama il Comandante Koenig.
"Tu e Victor ragionate in modo piuttosto strano" 
aggiunge la dottoressa Helen Russel
"se non potete sedervi sulla stessa sedia, dovreste prenderne una più grande, senza invertire il tempo"
"Forse qui su Alpha è come dici tu Helen, ma nello spazio agiscono forze che non comprendiamo.
Non possiamo ingrandire un pianeta, ma una legge fisica sconosciuta ci ridà la speranza per vivere.
Sandra, prepara l'operazione Exodus"
"Subito, Comandante"

FINE
Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie di Gerry e Sylvia Anderson

lunedì 8 luglio 2024

Space 1999 - La Spinta di Queller


Vi ricordate il vecchio episodio di Spazio 1999: "Il ritorno del Voyager"?
Il quel mitico episodio vediamo che gli abitanti di Alpha tentano di recuperare le informazioni dal Voyager 1, che si era avvalso della "Spinta di Queller" per viaggiare nello spazio ed esplorare mondi sconosciuti.
Questa tecnologia si basa però su un principio di propulsione neutronica molto pericoloso, potenzialmente in grado di cancellare ogni forma di vita al suo passaggio.
Il professor Queller muore alla fine dell'episodio, sacrificandosi per utilizzare la spinta propulsiva al fine di difendere Alpha dall'attacco delle astronavi del pianeta Sidone.

Bene, sono passati molti anni, e adesso il professor Victor Bergman si accorge
che lo stesso meccanismo consentirebbe di potenziare il motore delle aquile
per consentire il ritorno sul pianeta Terra.

Victor Bergman e il Comandante Koenig auspicano la collaborazione di Jim,
un ragazzo chiuso, introverso, che ha lavorato per molto tempo come assistente personale del professor Queller su Alpha e che potrebbe fornire ulteriori dettagli sull'accelerazione propulsiva.


Victor Bergman ed il Comandante Koenig non si aspettavano di certo la reazione violenta di Jim, che adesso si sente in diritto di ricattare i suoi compagni e di usurpare il comando di Alpha. Ma come si spiega il suo comportamento?
La dottoressa Helen Russel rimane allibita di fronte a una scena tanto inqualificabile, anche ammettendo un carattere difficile come quello di Jim.


La follia sembra contagiosa.
Adesso il pilota Alan Carter interviene e stordisce Jim con il laser,
senza curarsi del fatto che la sua collaborazione è necessaria
per il rientro sulla Terra. La dottoressa Helen Russel non può fare altro che prendere atto dell'incedere di avvenimenti che sfuggono al controllo della razionalità.


"Ascoltatemi, amici di Alpha..."
D'un tratto il professor Queller appare dal nulla.
E insieme a lui ci sono immagini duplicate del Comandante Koenig, Alan Carter e Jim. "Ma com'è possibile? Queller è morto da molti anni" si domanda il Comandante Koenig. 
Il professor Queller prosegue nella sua esposizione.
"Amici di Alpha, vi siete chiesti per quale motivo vi state aggredendo tra di voi?
Ebbene, dovreste sapere che quando un veicolo accelera, 
i corpi all'interno subiscono una spinta in direzione opposta.
Se l'accelerazione è molto potente, potete vedere le valigie e i carrelli schizzare indietro. Ora, l'accelerazione Queller è la più potente che si possa immaginare,
di conseguenza le vostre anime hanno subìto una spinta in direzione opposta rispetto ai vostri corpi. In pratica l'accelerazione ha staccato l'anima dal corpo, per questo siete diventati malvagi. Lasciate che io vi riconduca alle vostre anime, mentre voi decelerate la spinta propulsiva, prima che sia troppo tardi"

Certo, il ritorno sulla Terra può aspettare.
Bisogna prima attendere che gli alphani tornino in se stessi,
anche se la spiegazione dell'accaduto pone molte più domande di quante siano le possibili risposte, sfumando inesorabilmente i contorni tra scienza, religione e interiorità.

FINE
Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie di Gerry e Sylvia Anderson

giovedì 4 aprile 2024

UFO - L'ombra di Straker


 

Agenzia aerospaziale... Ufficio delle Imposte... Studi di Produzione Cinematografica... quante denominazioni, quante maschere, quanti pretesti, per nascondere un'unica verità.
Una verità segreta, sconosciuta agli occhi più indiscreti, cioè l'esistenza di SHADO, l'organizzazione che difende il genere umano dalla minaccia degli UFO.
Lontani da sguardi curiosi, gli impiegati di SHADO svolgono le loro mansioni guidati da una profonda motivazione.
Ciò non toglie che cerchino di spassarsela e di eludere in qualche modo le loro incombenze quotidiane, come tutti i subordinati di questo mondo.
Vediamo quindi che il colonnello Paul Foster ed il direttore del personale Alec Freeman si trastullano aspettando l'arrivo del Comandante Straker.
Per fortuna il Comandante Straker è un vero abitudinario, e puntualmente, ogni mattina alle 7.30, viene visto attraversare il medesimo corridoio con la medesima valigetta, dando ai due ufficiali la possibilità di temporeggiare leggendo i fumetti del Doctor Who e intrattenendosi con le bellissime assistenti di Base Luna.


La ripetitività del Comandante Straker non manca però di insospettire il colonnello Paul Foster. Ma è mai possibile che il comandante attraversi quotidianamente lo stesso corridoio, alla stessa ora, con la stessa valigetta e la stessa uniforme?
Tanto più che quella mattina la porta era stata chiusa a chiave per la manutenzione dell'impianto elettrico.
Paul Foster ed Alec Freeman decidono di andare a curiosare, raggiungendo quel corridoio tramite le scale di sicurezza.
Ebbene, a quanto pare, la porta era ancora chiusa a chiave.
Non era mai stata aperta.
Quindi il Comandante Straker non era passato da lì.
La presenza di un proiettore rivela una messinscena accuratamente predisposta.
L'immagine del comandante veniva generata artificialmente per ingannarli.
Ma allora dov'è Straker? Sarà ancora vivo?


Paul Foster sale sul soppalco per spegnere il proiettore e a questo punto avviene qualcosa di inaspettato.
Non solo scompare l'immagine artificiale del Comandante Straker, ma si dissolve anche il suo collega Alec Freeman!
A quanto pare Alec Freeman era solamente un ologramma, generato dallo stesso marchingegno!
Un extraterrestre emerge dall'oscurità e annuncia la sua presenza pronunciando le seguenti parole: "E' inutile! La nostra tecnologia UFO è troppo superiore a quella di voi terrestri!"
Ma allora gli amici di Paul Foster sono morti!
Ormai è la fine! Gli alieni sono riusciti ad infiltrarsi negli uffici sotterranei di SHADO!


Questa volta l'arrivo del dottor Jackson, lo psicologo di SHADO, è davvero provvidenziale.
"Non disperare, Paul" gli dice.
"Se il Comandante Straker ed Alec Freeman fossero scomparsi da molto tempo, l'alieno ormai non starebbe più qui! E' chiaro che i nostri amici sono ancora qua intorno, da qualche parte, in attesa di essere rapiti!"
Proprio così! Tutto è bene quel che finisce bene!
Mentre Paul Foster immobilizza l'extraterrestre, il dottor Jackson si accinge a slegare i due colleghi che stavano dietro lo sgabuzzino. Per la prima volta nella sua vita Alec Freeman è felice di incontrare il dottor Jackson, giacchè non aveva mai nutrito molta simpatia per lui.
Invece il Comandante Straker non ha bisogno di aiuto.
Lui no, si stava già slegando da solo!

FINE
Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie di Gerry e Sylvia Anderson