Carissimi, bentornati nella sezione Cinema di Science Fiction Leo !
Ci troviamo nuovamente a discutere un film di Federico Fellini, dopo aver già scritto di "Otto e mezzo" in questo link:
Roma è un film fondamentale, non solo perchè è uno dei miei preferiti, infatti lo avrò visto almeno 20 volte, ma anche perchè è il primo film del Maestro ad essere concepito come un quadro, come un'opera d'arte fine a stessa, a prescindere dalla consequenzialità e dalla trama.
Vasilij Kandinskij era un pittore che si era reso conto che un quadro non deve necessariamente rappresentare qualcosa, perchè sono più importanti l'armonia e il colore. Allo stesso modo Federico Fellini aveva capito che in un film non conta la trama (in fondo le trame sono tutte uguali: e vissero felici e contenti... e l'assassino è il maggiordomo... e via dicendo...) ma l'immaginazione, l'espressività, l'arte, se così si può chiamare.
Non dimentichiamoci che Fellini era prima di tutto un disegnatore ed un pittore professionista, quindi per lui l'estetica era prioritaria, diversamente dagli altri registi, che avevano, ed hanno tuttora, un bagaglio letterario e socio-politico, dal quale scaturisce un approccio completamente diverso.
Però, mentre Vasilij Kandinskij ha avuto centinaia di seguaci e di proseliti, al contrario Federico Fellini è rimasto un caso unico. Nessun regista ha saputo proseguire nella strada da lui tracciata. (Mi vengono in mente alcune eccezioni: Ken Russell, Russ Meyer, Dario Argento, Lucio Fulci, David Cronenberg... ma non sono direttamente riconducibili a Fellini)
Veniamo a noi.
La storia del film inizia a Rimini, dove un Fellini bambino vive la sua infanzia durante il Ventennio Fascista, appassionandosi di arte e di cinema, per poi decidere in giovane età di stabilirsi a Roma, una città che sicuramente offre maggiori occasioni per il suo talento.
La prossima immagine è molto eloquente.
Negli anni 30 le persone avevano bisogno di evadere dalla realtà, dai problemi quotidiani e dalla miseria. Le donne sognavano l'amore, piangevano, si commuovevano. E il cinema era un catalizzatore di tutto questo. In primo piano vediamo "Fellini bambino" col babbo e i familiari, mentre guardano un peplum lacrimoso, non si capisce se sia una vera produzione d'epoca, oppure un fake montato ad hoc dal regista. Il babbo è interpretato dall'attore Dante Cleri, che nei primi anni 70 ricopre vari ruoli nel cinema italiano. Lo vedremo nei panni di un barista nello spassoso "KU-FU dalla Sicilia con furore" insieme a Franco Franchi, e nel ruolo di un maresciallo nel poliziesco "Roma a mano armata" con Maurizio Merli. Nel successivo film di Fellini, Amarcord, il padre di famiglia verrà invece interpretato da Armando Brancia, l'indimenticabile allenatore di Carlo Verdone in Grand Hotel Excelsior.
Nella prossima sequenza vediamo il giovane Federico Fellini che viene a vivere a Roma, ospite della numerosa famiglia Pallotta. Non si sa fino a che punto questi particolari siano autobiografici, oppure del tutto inventati. Fellini è un giovane elegante, con la cravatta, mentre la signora Pallotta è a letto a causa di un'infiammazione ovarica. La componente autobiografica di questi film richiede sempre la presenza di un attore alter-ego, che se prima era Marcello Mastroianni, ora è l'americano Peter Gonzales. La signora Pallotta è interpretata dall'attrice Maria de Sisti, una caratterista molto in voga negli anni 70 per via del suo aspetto giunonico.
Roma è un continuo viaggio nel tempo, tra passato e presente.
Di seguito vediamo il Maestro in procinto di imboccare il Grande Raccordo Anulare insieme alla troupe. Poi nuovamente il suo alter-ego anni 30 che scende in strada a spassarsela in una città dove se magna e se beve.
Gli anni 40 !
Il celebre Teatro della Baraonda ! (Ma è esistito veramente ? Oppure l'ha inventato Fellini ?) Qui, durante il periodo della guerra, si esibivano artisti di tutte le risme. La prossima immagine immortala la cantante Loredana Fiorini in una superba interpretazione del classico: "Tu che m'hai preso il cuor".
Assomiglia vagamente a Gigliola Cinquetti, invece l'attrice è Loredana Martinez.
Non tutti gli artisti sono fortunati come lei, perchè nella maggior parte dei casi devono sottostare alle intemperanze e alle angherie di un pubblico volgare, invadente e irrispettoso, come possiamo notare nella figura centrale. Perfino l'esordiente Alvaro Vitali, che si propone ottimo ballerino di tip-tap, subisce l'oltraggio del lancio di un gatto morto sul palco. Durante la rappresentazione teatrale suona l'allarme anti-aereo e gli spettatori devono scendere di corsa nel rifugio più vicino. Purtroppo Roma venne bombardata veramente, non fu un'invenzione di Fellini. Vennero sganciate 4000 bombe e ci furono 3000 morti e 11000 feriti. Nell'ultima sequenza vediamo la famosa scena del sottopassaggio di San Lorenzo: la luce dell'alba, il suono assordante dell'allarme e delle sirene dell'ambulanza, quello in lontananza delle bombe, le ombre lunghe, e una donna che corre urlando nella disperazione.
Vi piacciono le aragoste ?
Ebbene, Federico Fellini aveva la capacità di cuocere lo spettatore come un'aragosta nella pentola. L'aragosta non si accorge di nulla, l'acqua sembra tiepida, ma alla fine bolle !
Nelle prossime sequenze vediamo un ricevimento di alti ecclesiasti in casa della malinconica principessa Domitilla. L'occasione è una sfilata di sartoria. All'inizio sembra tutto normale. Siamo negli anni 70, quindi possiamo concedere ai cardinali un look con le toghe luminescenti. Ma poi gli spettatori vengono cotti lentamente nella loro pentola. Dopo un pò tutto diventa macabro e assurdo. Alla fine la sfilata degenera in un'invasione di Zombie: l'aldilà precipita nell'aldiquà.
Va bene, va bene, basta così, abbiamo parlato abbastanza di questo film.
La trama finisce che...
ma quale trama ?
Le ultime riprese mostrano la famosa attrice Anna Magnani che sbatte la porta in faccia al regista. Sembra che Fellini non fosse molto simpatico ai grandi attori del passato, come Aldo Fabrizi ed Anna Magnani. Come tutti gli artisti, lui tendeva a mistificare la realtà, viveva in un mondo tutto suo, quindi appariva falso e bugiardo agli occhi dei protagonisti più veraci del nostro cinema.
E sotto cosa succede ? Non si capisce niente !
Ma perchè finora invece ci avete capito qualcosa ?
Sembra un'immagine tratta dal film "2001 Odissea nello Spazio", invece è una banda di motociclisti che imbocca Via Cristoforo Colombo per andare chissà dove, mentre il sipario del film cala inesorabilmente.
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