mercoledì 6 novembre 2024

UFO - Una copia perfetta




Nota dell'autore:
ragazzi, ce l'ho fatta anche stavolta! Il 28 settembre sono caduto e mi sono fratturato la spalla destra. Notate qualche differenza nei disegni? Secondo me sono venuti meglio del solito, sono più "impressionisti" e almeno si capisce che sono fatti a mano! E adesso proseguiamo con questa incredibile storia di UFO.

Una copia perfetta

Come possono gli alieni raggiungere la Terra da un pianeta distante anni luce ?
La risposta si trova in un meccanismo di teletrasporto in grado di annullare le distanze, che però sulla Terra nessuno è mai riuscito a far funzionare.
Infatti quel misterioso congegno all'interno dei veicoli UFO è sempre rimasto un dilemma per gli impiegati della SHADO, finchè una mattina Alec Freeman chiede di parlare con il Comandante Straker.

"Ascolta Ed, da Cambridge è arrivato questo prodotto, l'induttore, e il Tenente Ellis ha già ricevuto tutte le istruzioni al riguardo"
"Bene bene, ma non era un segreto?" risponde Straker, che poi prosegue:
"Quindi adesso anche gli studenti di Cambridge sanno degli UFO?"
"E' il segreto di Pulcinella, Ed. Ma non è che ci abbiano capito molto"
continua Alec Freeman "Infatti non è un teletrasporto, perchè riusciamo a farlo funzionare solo all'interno degli UFO. In pratica l'induttore ci consente di teleportarci all'interno dell'UFO più vicino"
"E una volta lì dentro possiamo impadronircene e guidarlo fino al pianeta di origine" aggiunge Straker.
"Si, lo scopo è questo. Ordini dall'alto, dal Generale Anderson. 
Il tenente Ellis conosce tutti i dettagli dell'operazione" risponde Alec Freeman.
"UFO in avvistamento! Che aspettiamo ? Dobbiamo teleportarci!"
conclude il Tenente Ellis.


Cambridge o non Cambridge, l'induttore non funziona e i tre ufficiali rimangono lì dov'erano.
Il Comandante Straker è piuttosto contrariato per questo.
"E' chiaro! I soldi dell'operazione prelevati dal mio budget! Inoltre dovrò dare spiegazioni al Generale Anderson e agli studenti di Cambridge, Tenente Ellis, me lo dica lei!"
"Ma è stabilizzato su C1" risponde Alec Freeman
"cioè ci siamo teleportati nell'UFO, a meno che..."



"...a meno che, noi ci trovassimo già da prima dentro un UFO" 
riflette Alec Freeman.
"Oppure..." prosegue il Comandante Straker
"questo UFO non sia una copia perfetta di Base Luna!"

All'improvviso tre extraterrestri in tuta spaziale interrompono le riflessioni dei tre ufficiali, confermando l'ultima ipotesi del Comandante Straker.

"Tenente Ellis, stabilizzi immediatamente su C2.
Dobbiamo tornare subito nella sala comando della Base Luna originale
e da lì distruggere questa copia, prima che gli alieni si riorganizzino!"
ordina il Comandate Straker.



Tutto è bene quel che finisce bene.
La copia di Base Luna si trovava poco distante dall'originale, forse perchè era in procinto di sostituirla non solo nell'aspetto, ma anche nelle coordinate lunari.

Una mini-testata atomica è l'arma più adatta per distruggerla, dal momento che l'originale è protetta da tutte le radiazioni, che in mancanza di atmosfera si disperdono nello spazio.
E i tre alieni? Avranno fatto in tempo a salvarsi?  
Si saranno teleportati su un altro UFO?
O addirittura sulla Terra?
L'induttore è una tecnologia che pone più problemi di quanti ne possa risolvere,
lasciando domande inquietanti agli ufficiali della SHADO.

FINE
Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie di Gerry e Sylvia Anderson


mercoledì 21 agosto 2024

Space 1999 - C'è posto per tutti

 

Come può Victor Bergman affermare una cosa del genere?
Come può dire che c'è posto per tutti in un mondo che li respinge?
Gli indigeni sembrano intelligenti, sono simili a uomini di Neanderthal,
ma non hanno nessuna intenzione di spartire la loro terra con astronauti
venuti dallo spazio.
Gli indigeni avanzano, armati di lance e scudi,
e con grande soddisfazione vedono retrocedere i terrestri verso le aquile
con cui erano scesi sul pianeta.
"Ma noi stiamo andando avanti, John, verso di loro..."
dice Victor sorridente "...sono loro che retrocedono".
"Non voglio saperne Victor..." risponde il Comandante John Koenig
"questo pianeta è troppo piccolo per ospitare due civiltà,
perchè è grande si e no come la Luna. Evitiamo spargimenti di sangue
e torniamo su Alpha"



"Ma no... tu continui a non capire John!"
"Capire cosa, Victor? Guarda che bel comitato di accoglienza!
Vogliono massacrarci!" risponde il Comandante.
"Ma secondo te la nostra aquila si sta ritirando su Alpha o sta scendendo sul pianeta?
E gli indigeni ci vengono incontro o stanno retrocedendo?"
"Victor, la logica delle tue domande mi sfugge..."
"La logica è semplice, John. Quando il tempo si inverte, lo spazio raddoppia.
E' per questo motivo che su questo piccolo pianeta possiamo coabitare tutti insieme"


"Cerca di capire, John... adesso cercherò di spiegarti con un esempio.
Immagina che noi due volessimo sederci su quest'unica sedia."

"Bè, sarebbe impossibile, Victor, non c'è posto per due persone,
o ti siedi tu, o mi siedo io" taglia corto il Comandante Koenig.
"Va bene" riprende Victor "ma immagina che i nostri flussi del tempo siano invertiti. In tal caso, quando ti avvicini per venirti a sedere, io ti vedrei alzarti e tornare indietro. Allo stesso modo, se io mi avvicino per sedermi, tu vedresti che mi alzo e torno indietro, quindi, con i tempi invertiti, potremmo sederci tutti e due"
"Ma in questo caso cammineremmo all'indietro come gamberi" 
risponde John Koenig.
"Esatto John, ed è così che stavano camminando quegli indigeni.
Mentre noi scendevamo sul pianeta li vedevamo retrocedere come gamberi,
esattamente come ci vedevano loro correndoci incontro"


"A tutto il personale di Alpha:
questo pianeta è troppo piccolo per ospitare due civiltà,
ma uno strano fenomeno, l'inversione del tempo, ha raddoppiato lo spazio a disposizione"
proclama il Comandante Koenig.
"Tu e Victor ragionate in modo piuttosto strano" 
aggiunge la dottoressa Helen Russel
"se non potete sedervi sulla stessa sedia, dovreste prenderne una più grande, senza invertire il tempo"
"Forse qui su Alpha è come dici tu Helen, ma nello spazio agiscono forze che non comprendiamo.
Non possiamo ingrandire un pianeta, ma una legge fisica sconosciuta ci ridà la speranza per vivere.
Sandra, prepara l'operazione Exodus"
"Subito, Comandante"

FINE
Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie di Gerry e Sylvia Anderson

lunedì 8 luglio 2024

Space 1999 - La Spinta di Queller


Vi ricordate il vecchio episodio di Spazio 1999: "Il ritorno del Voyager"?
Il quel mitico episodio vediamo che gli abitanti di Alpha tentano di recuperare le informazioni dal Voyager 1, che si era avvalso della "Spinta di Queller" per viaggiare nello spazio ed esplorare mondi sconosciuti.
Questa tecnologia si basa però su un principio di propulsione neutronica molto pericoloso, potenzialmente in grado di cancellare ogni forma di vita al suo passaggio.
Il professor Queller muore alla fine dell'episodio, sacrificandosi per utilizzare la spinta propulsiva al fine di difendere Alpha dall'attacco delle astronavi del pianeta Sidone.

Bene, sono passati molti anni, e adesso il professor Victor Bergman si accorge
che lo stesso meccanismo consentirebbe di potenziare il motore delle aquile
per consentire il ritorno sul pianeta Terra.

Victor Bergman e il Comandante Koenig auspicano la collaborazione di Jim,
un ragazzo chiuso, introverso, che ha lavorato per molto tempo come assistente personale del professor Queller su Alpha e che potrebbe fornire ulteriori dettagli sull'accelerazione propulsiva.


Victor Bergman ed il Comandante Koenig non si aspettavano di certo la reazione violenta di Jim, che adesso si sente in diritto di ricattare i suoi compagni e di usurpare il comando di Alpha. Ma come si spiega il suo comportamento?
La dottoressa Helen Russel rimane allibita di fronte a una scena tanto inqualificabile, anche ammettendo un carattere difficile come quello di Jim.


La follia sembra contagiosa.
Adesso il pilota Alan Carter interviene e stordisce Jim con il laser,
senza curarsi del fatto che la sua collaborazione è necessaria
per il rientro sulla Terra. La dottoressa Helen Russel non può fare altro che prendere atto dell'incedere di avvenimenti che sfuggono al controllo della razionalità.


"Ascoltatemi, amici di Alpha..."
D'un tratto il professor Queller appare dal nulla.
E insieme a lui ci sono immagini duplicate del Comandante Koenig, Alan Carter e Jim. "Ma com'è possibile? Queller è morto da molti anni" si domanda il Comandante Koenig. 
Il professor Queller prosegue nella sua esposizione.
"Amici di Alpha, vi siete chiesti per quale motivo vi state aggredendo tra di voi?
Ebbene, dovreste sapere che quando un veicolo accelera, 
i corpi all'interno subiscono una spinta in direzione opposta.
Se l'accelerazione è molto potente, potete vedere le valigie e i carrelli schizzare indietro. Ora, l'accelerazione Queller è la più potente che si possa immaginare,
di conseguenza le vostre anime hanno subìto una spinta in direzione opposta rispetto ai vostri corpi. In pratica l'accelerazione ha staccato l'anima dal corpo, per questo siete diventati malvagi. Lasciate che io vi riconduca alle vostre anime, mentre voi decelerate la spinta propulsiva, prima che sia troppo tardi"

Certo, il ritorno sulla Terra può aspettare.
Bisogna prima attendere che gli alphani tornino in se stessi,
anche se la spiegazione dell'accaduto pone molte più domande di quante siano le possibili risposte, sfumando inesorabilmente i contorni tra scienza, religione e interiorità.

FINE
Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie di Gerry e Sylvia Anderson

giovedì 4 aprile 2024

UFO - L'ombra di Straker


 

Agenzia aerospaziale... Ufficio delle Imposte... Studi di Produzione Cinematografica... quante denominazioni, quante maschere, quanti pretesti, per nascondere un'unica verità.
Una verità segreta, sconosciuta agli occhi più indiscreti, cioè l'esistenza di SHADO, l'organizzazione che difende il genere umano dalla minaccia degli UFO.
Lontani da sguardi curiosi, gli impiegati di SHADO svolgono le loro mansioni guidati da una profonda motivazione.
Ciò non toglie che cerchino di spassarsela e di eludere in qualche modo le loro incombenze quotidiane, come tutti i subordinati di questo mondo.
Vediamo quindi che il colonnello Paul Foster ed il direttore del personale Alec Freeman si trastullano aspettando l'arrivo del Comandante Straker.
Per fortuna il Comandante Straker è un vero abitudinario, e puntualmente, ogni mattina alle 7.30, viene visto attraversare il medesimo corridoio con la medesima valigetta, dando ai due ufficiali la possibilità di temporeggiare leggendo i fumetti del Doctor Who e intrattenendosi con le bellissime assistenti di Base Luna.


La ripetitività del Comandante Straker non manca però di insospettire il colonnello Paul Foster. Ma è mai possibile che il comandante attraversi quotidianamente lo stesso corridoio, alla stessa ora, con la stessa valigetta e la stessa uniforme?
Tanto più che quella mattina la porta era stata chiusa a chiave per la manutenzione dell'impianto elettrico.
Paul Foster ed Alec Freeman decidono di andare a curiosare, raggiungendo quel corridoio tramite le scale di sicurezza.
Ebbene, a quanto pare, la porta era ancora chiusa a chiave.
Non era mai stata aperta.
Quindi il Comandante Straker non era passato da lì.
La presenza di un proiettore rivela una messinscena accuratamente predisposta.
L'immagine del comandante veniva generata artificialmente per ingannarli.
Ma allora dov'è Straker? Sarà ancora vivo?


Paul Foster sale sul soppalco per spegnere il proiettore e a questo punto avviene qualcosa di inaspettato.
Non solo scompare l'immagine artificiale del Comandante Straker, ma si dissolve anche il suo collega Alec Freeman!
A quanto pare Alec Freeman era solamente un ologramma, generato dallo stesso marchingegno!
Un extraterrestre emerge dall'oscurità e annuncia la sua presenza pronunciando le seguenti parole: "E' inutile! La nostra tecnologia UFO è troppo superiore a quella di voi terrestri!"
Ma allora gli amici di Paul Foster sono morti!
Ormai è la fine! Gli alieni sono riusciti ad infiltrarsi negli uffici sotterranei di SHADO!


Questa volta l'arrivo del dottor Jackson, lo psicologo di SHADO, è davvero provvidenziale.
"Non disperare, Paul" gli dice.
"Se il Comandante Straker ed Alec Freeman fossero scomparsi da molto tempo, l'alieno ormai non starebbe più qui! E' chiaro che i nostri amici sono ancora qua intorno, da qualche parte, in attesa di essere rapiti!"
Proprio così! Tutto è bene quel che finisce bene!
Mentre Paul Foster immobilizza l'extraterrestre, il dottor Jackson si accinge a slegare i due colleghi che stavano dietro lo sgabuzzino. Per la prima volta nella sua vita Alec Freeman è felice di incontrare il dottor Jackson, giacchè non aveva mai nutrito molta simpatia per lui.
Invece il Comandante Straker non ha bisogno di aiuto.
Lui no, si stava già slegando da solo!

FINE
Storia e disegni di Leo001 sui personaggi e la serie di Gerry e Sylvia Anderson

venerdì 2 febbraio 2024

Le Storie di Leo - Il Grande Esodo

 

"Leo, comincia a piovere a dirotto... conviene che ci chiudiamo in quel cinema..."
"Ma non abbiamo la tessera... è un club!"

L'oscurità scende come una coltre sulle strade della città.
Leo e il suo amico Marco non volevano trascorrere tutto il pomeriggio chiusi in casa, ma la pioggia e il maltempo rendono indistinto e inaccessibile il paesaggio urbano che li circonda.

Forse non concluderanno piacevolmente la serata all'aria aperta,
ma daranno comunque un senso al loro desiderio di evasione.


"Death danger! Che titolo banale per un film!"
"Ma no, Leo! Lì c'è l'impianto elettrico! Non puoi entrare!"

Va bene che con il buio si vede poco, ma a tutto c'è un limite, anche all'inaccortezza! Entrare nella cabina elettrica e rimanere fulminati non è il modo migliore per concludere la giornata!
Forse Leo avrebbe bisogno di un paio di occhiali, oltre che dell'ombrello!


Come da copione, si spostano le tende e si entra nell'ignoto.
Nei film comici, il protagonista rimane intrappolato nella tenda,
finchè sopraggiunge la mascherina che lo aiuta ad introdursi.
Nei film horror invece, si odono sospiri, finchè la tenda si apre come fosse un sipario.
Nel nostro caso l'entrata non disvela sorprese.
Non c'è una cassa dove pagare il biglietto, nè sorveglianti che chiedono la tessera.
Leo e Marco possono accomodarsi come meglio credono, 
trovando due posti accanto ad un signore piuttosto maleducato,
che in dialetto romanesco esprime disappunto senza distogliere lo sguardo dai titoli di testa sul grande schermo.


Che fortuna! Proiettano un film della serie fantascientifica Spazio 1999, quella preferita da Leo. Fortuna relativamente, perchè Leo ha già visto tutti gli episodi, per cui non si aspetta grosse novità. Però rivederla sul grande schermo è tutta un'altra cosa!
Adesso Leo si sente come a casa sua, nonostante il maltempo, fuori dal cinema, abbia stravolto i suoi progetti escursivi.


La trama si snoda come un thriller.
In uno scenario da fanta-horror, gli alphani, dispersi nello spazio e in cerca di approdo, capiscono che non possono stabilirsi su quel pianeta abitato da mostruosi artropodi, nonostante le condizioni climatiche siano compatibili con quelle terrestri.
Poi la scena cambia e lo scienziato Victor Bergman afferma:
"possiamo scendere sul pianeta!"
Il Comandante Koenig e la dottoressa Russell aggiungono entusiasti:
"finalmente si scende! Preparare l'operazione Exodus per iniziare una nuova vita!"

A questo punto Leo è piuttosto perplesso e non riesce più a seguire la trama.
Questo episodio non se lo ricordava.
"Ma come..." dice rivolgendosi a Marco
"fino a due secondi fà dicevano che non potevano scendere... e adesso hanno cambiato idea? Ma gli artropodi sono morti? Non ci ho capito nulla!"
"Bè... in effetti..." risponde Marco "che vuoi che ti dica? Questi film vengono realizzati assemblando vari episodi... tagliano qua e la e poi ricompongono... così li fanno"

"Basta! Silenzio! Bastaaa! " esclama il romanaccio seduto fra di loro, più seccato che mai.


Dopo pochi minuti le immagini sfumano e appaiono i titoli di coda,
lasciando attoniti Leo e Marco.
Finalmente quel signore seduto fra di loro distoglie l'attenzione dallo schermo
e si rivolge ai due ragazzi:
"Adesso capite perchè non si capisce?"
"Capiamo perchè non si capisce?" domanda Leo ancora più confuso.
"Hanno tagliato tutta la parte centrale del film..." prosegue quel signore.
"Io ero sceso sul pianeta e avevo ucciso gli artropodi, così che poi gli alphani sono potuti atterrare.
Senza la mia parte il film non ha senso, ma i produttori hanno deciso di tagliarla!"
"Accidenti!" esclama Leo, che poi prosegue:
"quei tagli hanno sicuramente rovinato la qualità del film, oltre che la sua carriera, immagino."
"Ma 'nfatti!" prosegue il signore in dialetto romanesco, sempre più infervorato.
"Dicevano che non ero capace! Che non sapevo recitare! Ma senza di me non sarebbero mai scesi sul pianeta!"


"Capo! Noi siamo pronti per il Grande Esodo!"
esclama un misterioso spettatore che se ne stava seduto sulla poltroncina.
Il signore romanesco esclama:
"Non dovevano farmi questo... perchè io sono un grande attore... tutti noi siamo grandi attori... e questo sarà il nostro esodo!"
"Ehy! Dove andate? Fuori piove!" risponde Marco.
"Ma lì c'è scritto Death Danger! Non si esce da lì!" aggiunge Leo, mentre si rende conto che questa serata sarà diversa da tutte le altre.


Leo e Marco osservano stupefatti la fila di spettatori che si avvicina alla porta di sicurezza.
Sono tutti attori, comparse che sono state tagliate dalle scene principali del film,
e che adesso avranno una nuova occasione... la grande occasione che aspettavano da tempo!
"Fuori c'è il buio... c'è l'ignoto..." osserva Leo.
"Uniamoci anche noi! Questo è l'esodo che aspettavamo da tempo!" risponde Marco "Non possiamo perdere questa occasione, sarà anche il nostro esodo!". Dopodichè i due ragazzi si accodano agli altri.

FINE
Storia e disegni di Leo001