E' un pomeriggio come tanti altri, quando Leo scende in strada per giocare con i suoi amici. Stranamente l'unico amico che incontra è Andrea, tutti gli altri non ci sono. "Hey Leo, pensa che ci sono fabbriche dove lavorano come matti per produrre i componenti elettronici di questi telefoni" dice Andrea. "Già...ciononostante non riescono a coprire la domanda" risponde Leo
In quel pomeriggio così noioso Leo ed Andrea non si aspettavano di certo l'apparizione di un mostro !
Si tratta di una visione insolita, simile ad una creatura aliena.
Questa volta l'incontro è piuttosto ravvicinato, perchè non è una sagoma fugace sullo sfondo, nè un'ipotesi per sentito dire dagli amici, ma una presenza ostile che richiede la ricerca immediata di una via di fuga.
E' un copione già visto.
Un mostro che li insegue e loro che devono fuggire.
E quel palazzo in costruzione, solido e grigio come l'atmosfera circostante, sarà il loro ultimo rifugio.
Leo non avrebbe mai immaginato di trovare proprio lì il suo amico Gianni.
"Hey Gianni, ma tu stavi qui ? E lo sai che di fuori c'è un mostro ?"
"Leo, dobbiamo sbrigarci a montare le lavatrici...siamo in ritardo con la produzione" risponde Gianni. "Ma queste lavatrici sono così importanti ?" domanda Leo. Gianni risponde:"Devi capire che si tratta di modelli originali. Sono assemblati con elementi scomponibili. Il problema principale delle vecchie lavatrici è che gli utenti non sapevano dove mettere le mani. Quando c'era un guasto dovevano per forza comprarne una nuova. Invece adesso basta sostituire un componente reperibile presso qualsiasi esercizio commerciale"
"Capisco" risponde Leo.
I due ragazzi salgono le scale al buio, attenti a non incespicare, finchè non raggiungono il secondo piano, ancora vuoto e senza illuminazione.
"Leo, vieni a vedere !!!" esclama Andrea.
Attraverso la fessura di una parete, che in futuro diventerà una finestra, si scorge il mostro che si aggira tra le case. "E' sempre lì ! Non possiamo uscire !" dice Andrea. Ma la quiete del secondo piano viene presto interrotta dai passi rumorosi e dal vociferare di un nuovo gruppo di lavoro che sta per insediarsi. Tra questi operai ci sono altri bambini della loro stessa età che vogliono guadagnarsi la paghetta, o anche solamente aiutare i loro genitori nel doposcuola.
"Marta, lo sai che qui fuori c'è un mostro ?" domanda Leo, sorpreso di incontrare la sua compagna di classe.
"Papà, secondo te queste stoffe vanno bene ?" chiede Marta rivolgendosi al padre "Sì Marta, ma sbrigati. Ci sono venti scatoloni pieni" le risponde il padre.
"Uhmmm... al piano di sotto le lavatrici, e qui una sartoria !" riflette Andrea.
"Ma come fate a lavorare al buio ? Con il chiasso delle lavatrici ? E riuscite a concentrarvi ?" domanda Leo. "Certo !" risponde Marta mentre tira la stoffa con le mani "Non possiamo aspettare che mettano la corrente elettrica, ci basta la luce che viene da fuori"
Nel trambusto generale, tra il chiasso delle lavatrici e gli operai della sartoria, Leo e Andrea tornano allo scorcio sulla parete, ma ormai nulla è più come prima. Nel breve lasso di tempo in cui si sono allontanati, la visuale è stata coperta dalle vetrate di un palazzo. Fino a pochi istanti prima c'erano solo le basse fondamenta in cemento armato, ma in dieci minuti gli operai hanno installato le vetrate che adesso nascondono tutto il panorama circostante. Dove sarà il mostro ? Ormai non ha più spazio per muoversi.
"Ragazzini andatevene, che dobbiamo lavorare !" intima il padre di Marta.
I due ragazzi si convincono che non possono rimanere, storditi come sono dal rumore delle macchine per cucire e delle lavatrici. "E' incredibile ! Sembra che per tutte queste persone il mostro non significhi nulla ! Non se ne curano proprio" osserva Leo. Andrea ci pensa un pò e poi risponde sorridendo:
"Vedi Leo, forse nella società in cui viviamo non c'è più posto per i mostri.
Un mostro ha bisogno di tempo: prima di tutto c'è bisogno di qualcuno che si accorga di lui, che si soffermi ad osservarlo, e già questo è molto difficile, dato che tutti sono indaffaratissimi. Dopodichè è necessario porsi le domande giuste, capire da dove viene, che cosa vuole, ma i problemi della gente oggi sono altri."
"Hai proprio ragione" risponde Leo "In una società dove tutti studiano e lavorano non c'è posto per i mostri. Incrementare la produzione, raggiungere i propri obiettivi. Ecco, questo è' il modo migliore per tenerli lontani. Addio MOSTRO !!!"
Fine
Storia e disegni di Leo001
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