mercoledì 28 ottobre 2020

Biancaneve e i Sette Nani

Dopo Leviathan, proseguiamo con la sezione Cinema parlando di un film molto diverso, l'adattamento Disney di una celebre fiaba dei fratelli Grimm:

Biancaneve e i Sette Nani.

Si tratta del primo classico della Disney e al tempo stesso di uno dei film più importanti della storia del cinema.

Non si può che rimanere impressionati dalla qualità dei disegni, delle animazioni, delle battute, dalla loro vitalità, semplicità e freschezza.
Non si può che rimanere affascinati dalla rappresentazione artistica di Biancaneve, dalla sua bellezza moderna, tipicamente adolescenziale e dai suoi sorrisi accattivanti.

Forse i disegnatori si ispirarono a qualche attrice dell'epoca per disegnarla:
ma chi ???


Sicuramente la trama la conoscete tutti:

la regina è invidiosa della bellezza di Biancaneve, e manda un servitore per ucciderla e strapparle il cuore. La principessa però riesce a fuggire e viene ospitata dagli animali del bosco e dai Sette Nani. A quel punto la regina si trasforma in una vecchia strega per offrirle una mela avvelenata. 
I Sette Nani riescono a sconfiggere la Strega, ma ormai è troppo tardi, perché Biancaneve ha già mangiato la mela e si è addormentata per sempre.
Solo il Principe riuscirà a svegliarla con un bacio, per andare a vivere con lei in un misterioso castello nel cielo.

Pensate che quando uscì in sala questo film, nel 1937, non c'era ancora stata la Seconda Guerra Mondiale, quindi la gente non sapeva nulla del nazismo, di Hitler, dell'olocausto, della bomba atomica, e di tutto quello che sarebbe successo dopo.

Pensate quindi a come tutti questi eventi drammatici siano vicini a noi. 

Sembra che Walt Disney riservò una particolare attenzione al finale di questo film, che voleva a tutti i costi commovente, curandone i minimi dettagli.

Secondo me il finale si presta a svariate interpretazioni, ed una possibile interpretazione è il fatto che Biancaneve sia morta !!!

Ci sono alcuni elementi nel finale che lasciano supporre che Biancaneve sia morta.
Innanzitutto non si spiega la presenza del misterioso principe !!!
Questo principe, stranamente, non si comporta mai da uomo, nè tantomeno da principe !!!
Quando Biancaneve è in difficoltà, sono solo i Sette Nani ad aiutarla e a combattere la strega.
Inoltre sono sempre e solo loro a piangerla.
Il Principe sembra una figura evanescente, un ideale d'amore che Biancaneve abbraccia da ragazza, e al quale si aggrappa nei momenti di sconforto, cioè quando ha bisogno di credere in qualcosa, ma non sembra una presenza reale, visto che non interviene mai in sua difesa.


Stranamente, questa presenza ideale di Principe, riappare dopo che Biancaneve si è addormentata per sempre, per portarla in un Aldilà, un Castello impossibile sospeso nel Cielo, dove vivranno in eterno felici e contenti.
Questo spiegherebbe perchè Biancaneve abbia detto "addio" ai Sette Nani.
"Addio" perchè non si sarebbero mai più rivisti in vita.
La metafora della morte è una possibile chiave di lettura per questo incredibile finale.


Tralasciando l'ipotesi della morte di Biancaneve e l'idea che la parte finale costituisca in realtà una metafora sulla morte, questo film rimane comunque estremamente interessante per delineare il concetto di MALE nel XX secolo.

Cos'è il MALE per l'uomo del XX secolo ???

L'uomo del XX secolo associa il MALE alle seguenti istanze:
Hitler … l'Olocausto … la Bomba Atomica … l'Inquinamento … l'Estinzione delle specie viventi ...

Ora, la cosa interessante da notare, è che tutte queste istanze sopra menzionate non esistevano ancora quando "Biancaneve e i Sette Nani" venne proiettato per la prima volta nel 1937 !!!

Quando Marlene Dietritch, Shirley Temple e Charlie Chaplin assistettero alla prima di "Biancaneve e i Sette Nani" tutte quelle istanze erano ancora sconosciute all'Umanità !!!
Cionondimeno, l'idea del MALE, rappresentata dalla STREGA, è la stessa che abbiamo noi oggi, dopo tutte quelle istanze intercorse !!! Strano !!!
Per questo credo che Biancaneve e i Sette Nani vada studiato anche da un punto di vista antropologico, per comprendere l'essenza di alcuni "meme" che prescindono dal tempo in cui si vive e dal contesto storico in cui siamo: L'AMORE, LA GIOVINEZZA e IL MALE...






Nessun commento:

Posta un commento